Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
15/09/2014 15:37:00

Il 30 Settembre chiude definitivamente Belice Ambiente. Incertezza per 300 lavoratori

 Da due anni si sa che il 30 Settembre, tra pochi giorni, chiude l'esperienza degli Ato in Sicilia, e quindi anche di Belice Ambiente, Ato Tp2. Si passa alle nuove Srr. Ma nessuno ha ancora spiegato ai 300 lavoratori cosa succederà, anche perchè Belice Ambiente non ha in cassa una lira. Un tavolo di concertazione per i lavoratori dell'Ato Belice Ambiente Spa viene chiesto dalla Funzione pubblica Cgil di Trapani in vista del passaggio dell'Ato alla Srr "Trapani provincia sud", che riguarda appunto gli undici comuni che confluiscono nella Belice Ambiente, così come previsto dalla normativa regionale.
Con una lettera inviata, tra gli altri, al liquidatore e al commissario straordinario della Belice Ambiente e al presidente della Srr "Trapani provincia sud", il segretario provinciale della Fp Cgil Vincenzo Milazzo ha sollecitato un incontro urgente per discutere i criteri che saranno adottati per la costituzione della nuova pianta organica del personale e del contratto collettivo nazionale che sarà applicato.
Preoccupazione per le modalità con cui avverrà il transito dei lavoratori dall'Ato alla Srr è stata espressa dal segretario Milazzo che ha chiesto, anzitutto, la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali.
"La gestione per il passaggio dei lavoratori dalla società d'ambito alla nuova società consortile - ha detto Milazzo - sta avvenendo senza il confronto con le organizzazioni sindacali. Riteniamo, invece, che sia indispensabile l'istituzione di un tavolo di concertazione per affrontare tutte le questioni che riguardano il nuovo sistema organizzativo e gestionale e, in particolar modo, le esigenze dei dipendenti a cui saranno assegnate sedi di lavoro diverse da quelle attuali".