La condanna a due anni di carcere è stata invocata dal pm Antonella Trainito per l’ex sindaco di Castelvetrano Gianni Pompeo, processato davanti il Tribunale di Marsala per abuso d’ufficio. Alla base del procedimento c’è la denuncia dell’ex comandante dei vigili urbani, Simone Marcello Caradonna, a cui, nel 2009, l’allora sindaco Pompeo (Udc), dopo averlo nominato, revocò l’incarico. Contro il provvedimento del sindaco Caradonna fece ricorso al giudice del lavoro, che gli diede ragione, ordinando il reintegro nell’incarico. Per il giudice di primo grado (Caterina Greco), il comandante della polizia municipale doveva rimanere al suo posto fino alla naturale scadenza del contratto (28 giugno 2012) e il Comune gli avrebbe dovuto riconoscere la differenza di retribuzione che avrebbe percepito in virtù dell’incarico. ‘’Questa è solo la decisione di primo grado – dichiarò, dopo quella sentenza, l’avvocato difensore Giovanni Messina – attendiamo il giudizio d’appello’’. Per quel che riguarda, invece, l’aspetto penale della vicenda (il rinvio a giudizio fu disposto dal gup Annalisa Amato), il legale ha sempre sostenuto: ‘’Come l’aveva nominato, il sindaco poteva benissimo anche revocargli l’incarico. Per Caradonna, Pompeo avrebbe agito in maniera illegittima. Noi non siamo affatto d’accordo e lo abbiamo ribadito nel processo. Alla base c’è solo una questione personale tra i due’’. La sentenza dovrebbe essere emessa il 6 ottobre.