Comincia oggi il processo per circonvenzione di incapace a due marsalesi. Sono F.S., di 58 anni, e A.M., di 41. Sono accusati di avere approfittato dello stato di depressione di un anziano ex insegnante (L.M., di 80 anni, zio di A.M.) per farsi dare denaro e oggetto d’oro. F.S., in particolare, avrebbe convinto l’anziano insegnante a prestargli 50 mila euro. I fatti risalgono al 2007. Pare che L.M., ex commercialista, sia caduto in depressione dopo la morte della moglie. E sia F.S., vicino di casa, che il nipote ne abbiano approfittato. Almeno secondo l’accusa. Le indagini, coordinate dal procuratore Alberto Di Pisa, sono state condotte dalla sezione di pg della Guardia di finanza. A chiedere il rinvio a giudizio è stato il pm Anna Cecilia Sessa. <Nessuna circonvenzione di incapace – afferma, però, l’avvocato Tranchida, difensore di F. S – si è trattato solo di un prestito tra amici a fronte del quale il mio assistito ha rilasciato assegni che saranno pagati>.