Nei giorni scorsi, si è tenuta in Tunisia la visita ufficiale della delegazione castelvetranese che si sta occupando, per conto del Comune di Castelvetrano (ente capofila), del coordinamento del Progetto MEDCOT, finalizzato a monitorare, tra Sicilia e Tunisia (l’altro comune coinvolto nel Progetto è Hammam-lif), il fenomeno di spiaggiamento della Posidonia elaborando, al contempo, nuove tecniche di riutilizzo del materiale spiaggiato per il consolidamento delle dune costiere e per altri usi.
I lavori hanno visto la presenza degli ingegneri Danilo La Rocca (responsabile, per il Comune di Castelvetrano, del procedimento e coordinatore amministrativo del Progetto) e Francesco Seidita (coordinatore tecnico, sempre per conto del Comune di Castelvetrano), che hanno incontrato, presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Biserta, il professor Néjib Daly Yahia, biologo marino, per la presentazione dei primi dati scientifici relativi allo studio, effettuato lungo la costa tunisina, del processo di spiaggiamento della Posidonia e dei fenomeni biologici ad esso correlati. All’incontro hanno partecipato anche alcuni esponenti dell’APAL, l’Agenzia tunisina per la protezione delle coste.
Nei giorni successivi il lavori sono stati interamente svolti presso il Comune di Hammam-lif (presso la cui litoranea si stanno effettuando tutte le principali ricerche, sul fronte territoriale tunisino). In quest’occasione, il gruppo italiano e quello tunisino hanno esaminato insieme tutte le procedure concernenti le gare d’appalto effettuate, e da compiere, per la realizzazione delle azioni che dovranno essere eseguite in Tunisia.
La visita si è chiusa con la presenza, sempre presso il Comune di Hammam-lif, di Laura Baeza, capo della Delegazione della Commissione Europea in Tunisia. Nel corso dell’incontro – cui hanno partecipato, tra le diverse autorità, anche Abdellatif Missaoui (Governatore di Ben Arous – Tunisia nordorientale), i responsabili dell’APAL, alcuni esponenti del Comune di Hammam-lif, La Rocca e Seidita, per il Comune di Castelvetrano, e Néjib Daly Yahia, per l’Università di Biserta –, l’Ambasciatrice Baeza ha garantito la massima attenzione da parte della Commissione Europea per il Progetto MEDCOT, apprezzandone non solo la novità sul piano della ricerca scientifica e tecnologica, ma anche il “potenziale di esportabilità” nelle altre aree del Mediterraneo per un più particolareggiato controllo della salute delle coste, senza sottovalutare i risvolti economici e turistici che un’accurata applicazione dei risultati che saranno raggiunti da MEDCOT potrà favorire nelle zone interessate.