E' un ricordo speciale, quello riservato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino all'interno della VII Conferenza degli Stati parte della Convenzione delle Nazioni Unite sul crimine organizzato transnazionale a Vienna, a cui ha partecipato anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Il film documentario "Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e l'impegno antimafia. Una lezione di libertà e democrazia", dedicato ai due magistrati simbolo della lotta alla mafia, già proiettato nei mesi scorsi in molte scuole italiane grazie all'impegno della Fondazione Falcone, è stato presentato ai partecipanti alla conferenza internazionale: è la prima volta che l'opera, realizzata dalla Rai, approda in sede Onu. Era presente anche la sorella di Giovanni Falcone, Maria, che ha sottolineato l'importanza di una "collaborazione sempre più efficiente fra gli Stati perché solo attraverso questa attenzione internazionale si potranno evitare pericoli inimmaginabili per tutta la comunità". L'omaggio ai due magistrati uccisi dalle mafia, non è casuale: alle loro idee investigative e di lotta alla criminalità organizzata è, infatti, ispirata la Convenzione Onu contro la Criminalità Organizzata Transnazionale sottoscritta a Palermo nel dicembre 2000, piattaforma giuridica alla base anche dei lavori odierni a Vienna. "Falcone e Borsellino sono due eroi, le cui idee innovative rappresentano un tassello centrale nella lotta alla criminalità organizzata che a livello internazionale è nata proprio a Palermo con la firma della Convenzione", ha detto dopo la proiezione del film Yury Fedotov, direttore esecutivo dell'Unodc,l'Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine. Fedotov ha anche citato la celebre frase di Falcone, "follow the money", che racchiude un "principio sempre valido da seguire". "Molte delle intuizioni di Falcone e Borsellino - ha aggiunto Orlando - hanno dato origine alle attuali strutture di lotta alle mafie e sono state tradotte in norme e in istituti legislativi antimafia che rappresentano un modello a livello internazionale". (ANSA).