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09/10/2014 20:16:00

La trattativa stato - mafia e Marco Travaglio vestale della Repubblica

di Leonardo Agate  - Marco Travaglio é una specie di ragazzo terribile del giornalismo italiano. Accusando sempre, a destra e a manca, una volta indovina e una volta sbaglia. E' il risultato del calcolo delle probabilità. Però gli ha reso, in popolarità e in soldi.

Ora é il mese delle accuse a tutti per la presunta trattativa stato - mafia. Su il Fatto Quotidiano oggi, nei scorsi giorni, nei prossimi giorni accusa, ha accusato e accuserà i vertici dello stato, i servizi segreti, certa magistratura e la mafia. Insomma accusa a 360 gradi. Difficilmente gli si potrà dire in seguito che ha sbagliato. Anche se si accertasse colpevolezza di uno solo dei quattro soggetti accusati, avrebbe in un certo senso indovinato. E' facile essere preveggenti in tal maniera.

Nel processo in corso a Palermo, che si trasferirà a giorni al Quirinale nei dorati saloni del palazzo che fu dei papi e poi dei re, sarà ascoltata la deposizione del presidente della Repubblica. Alla presenza del presunto trattatista Nicola Mancino ed in collegamento video con il boss dei boss Totò Riina. Alla fine dell'audizione potrebbe succedere che il presidente venga ritenuto reticente o falso testimone, e si avrebbe chissà per quanto - chi può dire quanto durerà il processo? - il vertice dello stato dimezzato. Insomma, le cose si mettono male per le istituzioni, ma bene per articoli di fuoco dei moralisti in servizio permanente.

Di tutte le sentenze dei giudici, riguardanti direttamente o indirettamente il controverso rapporto stato - mafia negli anni a cavallo del 1992, il primo p m d' Italia, Marco Travaglio, dalla tribuna del suo giornale utilizza solo quelle che possono avvalorare la sua tesi. Le altre decisioni giudiziarie che mettono in dubbio la sua tesi sono state emesse - a suo parere - dalla magistratura inquinata e collusa. Per il Grande Accusatore, se la magistratura argomenta per l'avvenuta trattativa stato - mafia é corretta e lodevole, se invece assolve presunti trattatisti, come il colonnello Mori, o accerta dichiarazioni bugiarde del testimone d'accusa Ciancimino junior, é come fumo negli occhi.

Il processo sulla presunta trattativa é come se per Travaglio fosse stato concluso con una sentenza di condanna dei presunti trattatisti. Solo che il processo va in scena da due anni, ed ancora siamo alle accuse indimostrate.

Nella sua verve giornalistica, che si mostra anche negli innumerevoli programmi televisivi cui partecipa, Travaglio ricorda di tanto in tanto di essere stato allievo di Indro Montanelli. Non né il solo a vantare una filiazione professionale con il grande Indro. Ci vorrebbe un interrogatorio di Montanelli per accertare se é vero, ma l'interrogando non può più deporre. Riguardo ai servizi segreti, una cosa l'ha lasciata scritta, però, ed é che sono per loro natura una sentina di tutte porcherie. Aggiungo che bisogna prenderli per come sono, per l'utilità che spesso danno nel conoscere fatti ad altri inconoscibili. Non ci si può aspettare da loro quel che non possono dare. Accusarli, come fa Travaglio, di ogni male verso la Repubblica, senza mai apprezzarne l'opera positiva, é come pretendere che un cerchio sia quadrato. Più utile é invece dimostrare coi fatti in che cosa é consistita la deviazione, e lo possono fare solo i giudici in un tribunale.

Poi, la mafia. E' una terribile organizzazione criminale, mai debellata in due secoli di esistenza. Non basta per Travaglio riconoscerlo. No, lo dicono tutti. Meglio allora se si fa della mafia, dei servizi, di certa magistratura e dello stato un tutto unico di perverso e mostruoso, così facendo di tutte le erbe un fascio si riesce a trasferire su altri la colpa di cui tutta la società é compartecipe: di esprimere ad ogni livello i valori o i disvalori che ha. Se la colpa é sempre della mafia, di certa magistratura, dei servizi deviati e dei vertici politici, il popolo é a posto e felice, e può andare a mangiare la pizza con gli amici allegramente. Evviva l'Italia cogliona, evviva Travaglio vestale di questo paese!

leonardoagate1@gmail. com