Stavano per asportare diversi computer dall’interno della sede del Patronato SIAS, sito in via Gennaro Pardo a Castelvetrano. L’intervento tempestivo di una “gazzella” del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castelvetrano ha consentito, però, di sventare il furto e di trarre in arresto Giuseppe e Massimiliano D’Angelo, due fratelli castelvetranesi già noti alle forze dell’ordine.
È successo lunedì sera, intorno alle 22.00, quando i due, dopo aver forzato la saracinesca dello stabile, hanno prelevato i computer, con i relativi monitor e tastiere, e li hanno raccolti all’ingresso del locale, pronti per essere caricati sulla loro Fiat Punto parcheggiata davanti alla saracinesca.
I militari dell’Arma, allertati dalla telefonata di un cittadino che aveva notato qualcosa di strano, sono presto arrivati sul posto, dove hanno sorpreso i malviventi, li hanno immobilizzati e successivamente accompagnati in caserma. Qui sono stati dichiarati in arresto per tentato furto aggravato in concorso. I computer sono stati restituiti al responsabile provinciale del patronato SIAS nonché presidente del Consiglio Comunale di Castelvetrano, il dott. Vincenzo Cafiso.
A seguito della convalida dell’arresto, tenutasi nella mattinata di martedì dinanzi al GIP del Tribunale di Marsala, D’Angelo Giuseppe, 23 anni, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico. Il fratello Massimiliano, di 22 anni, è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, con il divieto di allontanarsi da Castelvetrano e di non uscire dalla propria abitazione dalle ore 19.00 alle ore 07.00 del giorno successivo.