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24/10/2014 04:35:00

A rischio l'apertura nei giorni festivi del Parco Archeologico di Selinunte

 Dopo sei mesi di chiacchiere, incontri e inutili confronti resta ancora al palo il regolamento per il funzionamento dell’Ente Parco archeologico di Selinunte e delle Cave di Cusa. Così è a rischio l’apertura del Parco nei giorni festivi a partire dal 16 novembre.

Sullo scandaloso ritardo nell’approvazione e trasmissione del regolamento sul funzionamento del citato Parco archeologico alza la voce Giovanni Lo Sciuto, parlamentare del Nuovo centrodestra democratico all’Ars.

Il deputato trapanese punta il dito contro l’operato fallimentare dell’assessore regionale ai Beni culturali, Giusi Furnari, e del dirigente generale del dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana, Salvatore Giglione, responsabili del mancato sblocco della vicenda legata al regolamento per il funzionamento dell’Ente che rende autonoma la gestione del Parco archeologico.

“Non si comprende per quale motivo dopo la recente audizione in Commissione Cultura e Lavoro dell’Ars sul Parco archeologico di Selinunte e sulle Cave di Cusa – ci dice Lo Sciuto – l’assessore ai beni culturali, Giusi Furnari, non abbia ancora provveduto a trasmettere al direttore dell’Ente Parco il regolamento modificato dagli uffici dell’assessorato per la definitiva approvazione da parte del Comitato scientifico”.

All’esponente trapanese del Ncd, che è anche componente della Commissione Cultura e Lavoro all’Ars, non è andato giù che si sia bloccato l’iter di approvazione del regolamento del Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa che, di fatto, impedisce ogni possibile programmazione delle attività per il rilancio turistico del territorio.

“Era stato proprio l’assessore, nel corso della citata audizione in Commissione Cultura e Lavoro dell’Ars a confermare che il nuovo regolamento era già stato esitato – racconta Lo Sciuto – fornendo informalmente una copia a Giovanni Leto Barone, Direttore del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, invitato ai lavori”.

Il parlamentare trapanese sottolinea il fatto che, a seguito dello stallo registrato negli uffici dell’assessorato regionale Beni culturali nell’iter di approvazione e trasmissione del regolamento, il Comitato tecnico scientifico si trova impossibilitato ad approvare, in via definitiva, lo strumento di autogestione, che è stato oggetto di modifiche apportate dagli uffici del dipartimento dei Beni culturali e dell’identità siciliana.

“È da sei mesi che ci si dibatte sul regolamento del Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa – sottolinea il parlamentare del Ncd all’Ars – ed è una vergogna dover attendere ancora una volta i tempi farraginosi di una burocrazia che penalizza lo sviluppo anziché promuoverlo e sostenerlo”.

“Non si può più perder tempo, invito l’assessore Furnari ed il dirigente generale Giglione, a provvedere immediatamente – puntualizza Lo Sciuto -. Non è possibile che il Parco archeologico dal 16 novembre in poi rischi di restare chiuso nei giorni festivi, dove maggiore è l’affluenza di turisti, per mancanza di fondi e per l’inadeguatezza dell’assessore e del dirigente generale nel gestire la vicenda che ha dell’incredibile”.

Lo Sciuto non risparmia critiche l’esecutivo regionale guidato dal presidente Crocetta al quale lancia una stoccata: “Assistiamo inermi ancora una volta all’inadeguatezza del Governo regionale, che dimostra di essere distante dai veri problemi del territorio e incapace di tenere a freno una burocrazia regionale che vanifica ogni sforzo verso lo sviluppo delle comunità”.

“Se entro qualche giorno non si sblocca tutto riconvocheremo l’assessore ed il dirigente generale in Commissione per chiederne loro conto e ragione – aggiunge Lo Sciuto – e se non dovesse bastare siamo pronti a presentare la mozione di censura nei confronti dell’assessore Furnari per manifesta inadeguatezza nel ruolo che rischia di affossare la crescita economica e lo sviluppo del territorio”.

“La gestione autonoma del Parco conclude il parlamentare del Ncd – porterà risorse all’interno dell’ente che potrà programmare il proprio sviluppo in termini promozionali e finanziari con un grande ritorno economico della Valle del Belice”.