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01/11/2014 09:25:00

Revocato il vitalizio a Cuffaro. Ricognizione per altri ex deputati condannati

  presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, firmerà nei prossimi giorni la revoca del vitalizio all'ex presidente della Regione siciliana, Totò Cuffaro, condannato a sette anni di reclusione per favoreggiamento alla mafia e rivelazione di segreto d'ufficio e per questo interdetto dai pubblici uffici.

"La perdita dell'assegno vitalizio al condannato in via definitiva ad una pena superiore a 5 anni trova immediato fondamento nel secondo comma dell'articolo 28 e nell'articolo 29 del codice penale rappresentando l'effetto automatico della pena accessoria dell'interdizione in perpetuo dai pubblici uffici", scrive l'avvocatura dello Stato ad Ardizzone.

Nel febbraio scorso il presidente dell'Ars aveva avviato la procedura di sospensione cautelativa del vitalizio oltre che per Cuffaro anche per 11 ex parlamentari regionali. Le procedure erano cominciate per gli ex deputati che non avevano trasmesso le autocertificazioni attestanti l'assenza della condanna alla pena accessoria dell'interdizione, temporanea o perpetua, dai pubblici uffici, come conseguenza di un reato contro la pubblica amministrazione.

Nel maggio scorso, dopo che era esploso il "caso Cuffaro", i deputati regionali del M5s presentarono una norma che estendeva la decadenza dal vitalizio anche ai condannati per mafia. L'Ars aveva bocciato la legge: diciotto i voti a favore, 33 i contrari. Il Governo aveva dato parere contrario, mentre la commissione Bilancio s'era espressa favorevole a maggioranza.