Alta tensione sulla commissione d'inchiesta sui rifiuti a Marsala. E' scontro senza mezzi termini tra Michele Gandolfo ed Enzo Sturiano. Uno accusa l'altro di voler insabbiare la relazione della commissione d'inchiesta istutuita per far luce sull'aumento vertiginoso dei costi della gestione rifiuti a Marsala. L'altro, Sturiano, non ci sta e annuncia querela. Nervi tesissimi tra i due che l'altra sera hanno aumentato i decibel a Sala delle Lapidi. Alla fine la direzione sembra essere quella di un consiglio dedicato ai rifiuti fissato per il 17 novembre. Ma quanti nervi tesi.
Tutto nasce dalla relazione della commissione d'inchiesta su Ato e rifiuti. Una relazione monca, perchè arriva con molte difficoltà, anche di reperire documenti. Finito il lavoro, approvata la relazione, c'è da capire come trattarla. Gandolfo chiede un consiglio comunale straordinario che non arriva: “Sturiano vuole fare un consiglio comunale a porte chiuse, vuole insabbiare tutto per mantenere alcuni equilibri all'interno del comune nell'ottica di una sua candidatura a sindaco”. Il presidente del consiglio è pronto a querelare per diffamazione il consigliere del Psi. E sarebbe la prima di una lunga campagna elettorale.
Gandolfo tira dritto, e il giorno dopo la sfuriata tra i due in consiglio comunale, racconta la sua versione. “Abbiamo completato la relazione in commissione d'inchiesta sull'Ato e i rifiuti a Marsala, l'abbiamo inviata al presidente del consiglio comunale, approvata da 10 su 11 componenti della commissione che rappresentano tutti i gruppi in consiglio comunale. La richiesta era di fare un consiglio comunale straordinario che trattasse del problema dei rifiuti. A fronte di questa richiesta scritta Sturiano non ha convocato una seduta, ma ha inserito l'argomento nell'elenco dei punti da trattare”. Che è cosa ben diversa di con consiglio ad hoc. “Il problema è che questo punto potrebbe non essere mai trattato. Andare a fare un prelievo durante una seduta in cui magari non c'è nessuno della stampa e della cittadinanza non va incontro alla trasparenza degli atti”.
Ma il 17 si va a Sala delle Lapidi: sui banchi dei consiglieri costi, dossier, disservizi sul sistema dei rifiuti a Marsala. “Alla fine Sturiano si è messo l'anima in pace. Mi ha accusato di aver fatto la conferenza stampa su Alestra, a capo dell'Ato, ma è stato lui a venire a dichiarare in commissione che era indagato per mafia. Io mi sono sentito in dovere di fare una conferenza stampa per informare che i rifiuti in mezza provincia erano amministrati da un soggetto sotto indagine. Era il minimo che potevo fare. È lui che crea i problemi”.
Il presidente del consiglio comunale, già lanciatissimo verso la campagna elettorale, è pronto a querelare Gandolfo: “non si può permettere di dire il falso. Non è vero che volevo insabbiare tutto, non è vero che volevo fare il consiglio comunale chiuso, anzi ero stato io a proporre una seduta ad hoc, sono stati gli altri a bocciare la proposta. Ci sono atti istituzionali che parlano”.
E questa è la versione di Sturiano: “C'è un verbale, della conferenza dei capigruppo, dove il consigliere Carnese propone di mettere tra i punti all'ordine del giorno la relazione finale della commissione d'inchiesta. Io propongo di stabilire una seduta dedicata alla trattazione dell'argomento. E' stato Enzo Russo, invece, di mettere l'argomento all'ordine del giorno, e al momento della trattazione di fatti che riguardassero persone far uscire il pubblico. Per me il consiglio comunale sui rifiuti si può fare ma non su quello che dice Gandolfo, non sulla commissione d'inchiesta. Perchè l'atto istitutivo della commissione d'inchiesta prevede che questa svolga il proprio lavoro, faccia relazioni, e poi che, se ci sono persone che vengono tirate in causa, c'è il dovere di fare un contraddittorio anche. Mi riferisco a tutti. Perchè ci sono affermazioni molto gravi che sono al limite se non dentro la possibilità di risvolti penali”. Per Sturiano, quando, diversi mesi fa, Gandolfo ha indetto una conferenza stampa rivelando che c'erano inchieste sui vertici dell'Ato, è stato un colpo basso. Ma adesso l'accordo è stato trovato, sembra. Il 17 si fa questo consiglio comunale, la forma ancora è da decidere, se aperto alla cittadinanza, o una regolare seduta. Ma la data c'è. E c'è anche la giusta tensione tra due dei consiglieri più votati alle elezioni. E qui si va alla campagna elettorale. Perchè entrambi sono nella stessa coalizione, ma con idee diverse, ecco. Gandolfo, dal Psi, preferisce un candidato sindaco come Alberto Di Girolamo, il segretario del Pd. Sturiano ancora non ha fatto l'annuncio, ma spinge per ottenere la candidatura alla poltrona di sindaco, con Articolo 4 di Paolo Ruggirello. “Sturiano non vuole fare il consiglio comunale perchè potrebbero essere coinvolti dirigenti del Comune, e in vista della campagna elettorale non vuole rompere certi equilibri”, dice il capogruppo del Psi. “Ma quali equilibri? Io dico che è Gandolfo che vuole candidarsi a sindaco. Non capisco perchè si comporta così. Dice bugie e lo querelo”. Suona il gong. Prossimo round, il 17, sul ring di Sala delle Lapidi.