Un gruppo di genitori di bambini che frequentano la scuola d’infanzia del plesso Garibaldi di Marsala denuncia una serie di disservizi all’interno dell’istituto. La dirigente Francesca Pantaleo, però non ci sta: “non siamo inadempienti, sono pronta a denunciare per diffamazione chi dice il falso sulla nostra scuola”.
Una eventualità, quella della querela, che nella lettera del comitato viene presa in considerazione: “La dirigente ha già minacciato di denuncia per diffamazione se si porta all’esterno il nostro malessere, ma noi non ci arrendiamo”.
I genitori parlano di “pessime condizioni” igieniche nei bagni, in mensa, in cucina, nei corridoi. “Bambini piccoli costretti a stare in aule piccole e senza finestre, bidelli che non portano i bambini in bagno e le maestre che sono costrette, per quieto vivere, a mansioni ben al di là delle loro funzioni”. I genitori dicono che il problema è stato sollevato più volte alla dirigente, che però replica: “Nessun genitore è venuto qui a lamentarsi, non ho neanche ricevuto alcuna segnalazione scritta e protocollata. Niente, non capisco cosa li spinga a tanto, dicono il falso”.
E annuncia che sarebbe pronta a fare querela: “Abbiamo avuto l’ispezione dell’ufficiale sanitario dell’Asp e ha verbalizzato che è tutto a posto. Facciamo la pulzia alla fine di ogni giornata, è ovvio che la mattina i bagni sono pulitissimi e alle 12, 13 lo sono meno. Non si pensi neanche che si possano pulire durante le lezioni, se un bambino di 3 anni scivola sul pavimento bagnato e si fa male non è peggio?”. La dirigente ci fa fare un giro per la scuola già attrezzata con delle lavagne multimediali, “ancora le dobbiamo settare, però”. Sono arrivate con i soldi di uno dei tanti progetti Pon. Bene. Ma questa storia dei bidelli che non accompagnano i bambini in bagno? “Non capisco, abbiamo due assistenti scolastici, un uomo e una donna, che accompagnano i bambini e le bambine che dai tre anni in su sono già, quasi, autosufficienti. Non possiamo essere accusati di inadempienze da chi lancia il sasso e nasconde la mano. Non è giusto, nè per me, nè per i docenti e gli assistenti, nè per i bambini che frequentano questo istituto. Tutti i servizi sono organizzati in maniera positiva. L’anno scorso abbiamo avuto dei ragazzi che facevano formazione qui attraverso un accordo di partnerariato con un ente di formazione. Adesso non ci sono più”. E la struttura? “Stiamo parlando di un palazzo storico, che ha i suoi anni e i suoi difetti, come tutte le scuole. L’immobile è di proprietà del Comune che sta garantendo la manutenzione. In estate è stato tutto ritinteggiato”. Al Garibaldi di via Cammareri Scurti ci sono circa 120 alunni. Sono solo una parte di tutti i 1.200 dell’Istituto Comprensivo Garibaldi.