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14/11/2014 07:32:00

Colpo alla mafia di Palermo. Maxi operazione in collaborazione con la squadra di Trapani

07,45 - I poliziotti della Sezione criminalità organizzata hanno certificato la capacità di Cosa nostra di riorganizzarsi. Il feudo dei fratelli Graviano è stato fra i più colpiti dagli arresti negli ultimi anni, ma capi e gregari hanno cercato di tenere botta. Ne è venuto fuori lo spaccato di un clan che per superare le difficoltà si è aperto alla “collaborazione” con altri gruppi criminali. L'operazione, infatti, raggiunge anche le città di Trapani, Milano e Napoli.

 07,30 - La polizia di Palermo - in collaborazione con le squadre mobili di Milano, Napoli e Trapani e con gli agenti del reparto prevenzione crimine della Sicilia occidentale - sta eseguendo una serie di misure cautelari a carico, tra gli altri, di esponenti mafiosi del clan di Brancaccio accusati di associazione mafiosa, estorsione, traffico di droga e possesso illegale di armi. L'operazione, denominata Zefiro, ricostruisce la vita criminale di uno dei più importanti mandamenti palermitani, le sue attività economiche e i contatti con altre organizzazioni criminali. L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Leonardo Agueci e da i pm Francesca Mazzocco, Caterina Malagoli ed Ennio Petrigni.

L'operazione ha ricostruito la vita criminale degli ultimi anni di uno dei più potenti mandamenti mafiosi cittadini ed ha consentito di registrare, accanto alle tradizionali attività di lucro di Cosa Nostra, anche inediti contatti con cellule criminali provenienti da altre organizzazioni.
Il quadro emerso è quello di un contesto in cui anche chi non fosse formalmente affliato od organico a Cosa Nostra, è stato asservito nel raggiungimento dei suoi molteplici interessi criminali ed economici.
Maggiori dettagli verranno divulgati nel corso di una conferenza stampa che si terrà, alle ore 10, presso i locali dell’ex Convento di Santa Elisabetta, adiacente la squadra mobile di Palermo.