E’ tornato a riunirsi ieri, per l’ultima delle cinque sedute previste da questa sessione “novembrina” di lavori, il Consiglio Comunale di Marsala. Dopo un lungo e articolato dibattito che ha visto intervenire molti consiglieri comunali (Augugliaro, De Maria, Sturiano, Russo, Fazzino, Anastasi, Eleonora Milazzo, Fici, Gandolfo e Di Girolamo), la massima assise cittadina ha approvato l’atto di indirizzo presentato nel corso delle precedenti sedute e finalizzato alla interpretazione “autentica” dell’art. 32, comma 4, del Regolamento Comunale I.U.C. nella parte in cui sono previste le agevolazioni per gli studenti e i lavoratori che vivono fuori città per almeno nove mesi l’anno.
Questo il testo dell’atto di indirizzo approvato all’unanimità, con 14 voti favorevoli su 14 presenti: “ (….) VISTO che l’art. 32 del Regolamento IUC relativo alla TARI disciplina la tariffa per le utenze domestiche e determinazione numero degli occupanti; visto che il comma 4 del suddetto art. 32 prevede la riduzione del numero dei componenti il nucleo familiare in caso di soggetti dimoranti, per motivi di studio o lavoro, in comune diverso, per almeno 9 mesi, dimostrando attraverso comprovata documentazione la permanenza presso tale comune (atto di proprietà/contratto di locazione, utenze e dichiarazione Tari intestata al soggetto da scomputare nel comune di domiciliazione); CONSIDERATO che dalla lettura del suddetto comma 4 e in particolare nell’elencazione dei documenti da esibire per usufruire delle agevolazioni citate sono emerse delle interpretazioni estremamente restrittive non corrispondenti alla reale volontà dell’organo consiliare che ha attribuito all’elencazione una funzione esclusivamente esemplificativa; SI PRECISA, a tal proposito, ai fini della corretta applicazione dell’agevolazione de quo, che il massimo consesso civico in sede di deliberazione del Regolamento IUC ha considerato e considera bastevole ai fini dell’applicazione dell’agevolazione la presentazione o del contratto di locazione/atto di proprietà o delle utenze e dichiarazioni TARI o di un regolare contratto di lavoro, in quanto detta documentazione permette in maniera oggettiva di dimostrare la permanenza del soggetto beneficiante dell’agevolazione presso altro comune”.
A votare favorevolmente l’atto di indirizzo con la formula della immediata esecutività sono stati, come dicevamo, 14 consiglieri su 14 presenti (Sturiano, Marrone, Fici, Coppola, Walter Alagna, Gandolfo, Martinico, Angileri, De Maria, Rodriquez, Eleonora Milazzo, Michele Accardi, Titone e Fazzino); mentre si sono allontanati dall’aula i consiglieri “incompatibili” con la votazione avendo figli fuori sede per gli studi universitari.
Tra i vari interventi: il presidente Enzo Sturiano ha denunciato il fatto che ancora il Consiglio attende di conoscere ufficialmente quanto l’Aimeri ha incassato per la Tares nel 2013; il consigliere Augugliaro ha espresso preoccupazione per la diminuzione del gettito contributivo della Tari a seguito dell’atto di indirizzo; mentre il consigliere Rosanna Genna, nel lamentare l’assenza in aula dei dirigenti e del Commissario straordinario, ha chiesto al presidente Sturiano e al segretario generale di accertare se è regolare che sulle bollette relative alla Tari siano state addebitate ancora somme relative al cosiddetto Tributo Provinciale una volta che le Province sono state, di fatto, abolite e, in particolare, le stesse non assicurano più i servizi che prima garantivano ai cittadini.
Successivamente, il Consiglio ha operato a maggioranza i prelievi dei punti all’ordine del giorno relativi ad una variante al piano comprensoriale n. 1 richiesta dalla Ditta “Hotel President srl” per l’ampliamento del complesso turistico alberghiero di Via Nino Bixio (punto 11) e all’avviso per l’anticipazione della quota del Fondo destinato al compenso squilibri finanziari (punto 12). Il primo atto deliberativo è stato approvato a maggioranza con 11 voti favorevoli (Sturiano, Fici, Anastasi, Cordaro, Martinico, De Maria, Augugliaro, Rodriquez, Eleonora Milazzo, Russo e Fazzino) e tre astenuti (Coppola, Ingrassia e Angileri); mentre al momento della votazione dell’altro atto, per protesta per l’assenza in aula del dirigente Fiocca, l’uscita dall’aula di alcuni consiglieri ha determinato, con appena 9 presenze, il venir meno del numero legale e lo scioglimento della seduta.
Si tornerà, adesso, in aula la prossima settimana con un nuovo ordine del giorno di lavori per trattare, in particolare, i punti relativi al Piano triennale opere pubbliche 2014-2016 e il bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2014.