In questi ultimi giorni, i Carabinieri della Compagnia di Marsala hanno incrementato ulteriormente i servizi di controllo del territorio al fine di fornire una cornice di sicurezza ancora maggiore ed i frutti di tale azione preventiva non sono tardati ad arrivare: infatti, durante un controllo nelle contrade del comune petrosileno, dopo aver ricevuto le segnalazioni di alcuni cittadini che avevano visto delle persone sospette aggirarsi dapprima a piedi e poi in macchina nelle campagne adiacenti via Irlanda, i militari dell’Arma della locale Stazione, al comando del Lgt. Maurizio Giaramita, dopo un’accurata ricerca, hanno intercettato in via Torreggiano un’autovettura simile a quella descritta con a bordo due noti pregiudicati, ovvero Gambina Antonio e Maltese Salvatore, di 27 e 24 anni. Da una prima sommaria ispezione del veicolo, i Carabinieri hanno notato subito una copiosa quantità di cavi di rame sul sedile posteriore, motivo per cui hanno deciso di procedere ad una più accurata perquisizione al cui esito hanno rinvenuto, accumulati sui sedili e nel portabagagli, 150 metri di cavi elettrici in rame nonché vari attrezzi agricoli. Insospettiti dalla presenza di tali materiali e non convinti dalle giustificazioni fornite dai due soggetti, i militari hanno deciso di approfondire il controllo, chiedendo il supporto di un’altra pattuglia e cominciando a chiedere a tutti i residenti del vicinato se a qualcuno mancassero dalle proprie abitazioni gli oggetti rinvenuti. Tale riscontro si rivelava fondamentale e decisivo: un residente, infatti, appena sentita la descrizione di quanto trovato dai militari dell’Arma, ha deciso di andare a controllare nel proprio magazzino se fosse tutto in regola, scoprendo invece che gli attrezzi ed i cavi in rame gli erano stati da poco rubati. Si è, pertanto, rivolto immediatamente ai Carabinieri, i quali lo hanno invitato a recarsi presso la caserma di Petrosino, ove nel frattempo erano stati portati Gambina e Maltese nonché la refurtiva rinvenuta. Una volta che è stata raccolta la denuncia della vittima del furto e tutti gli oggetti rubati sono stati riconosciuti e restituiti, i due pregiudicati sono stati tratti in arresto per furto aggravato in concorso e, dopo le formalità di rito, sono stati accompagnati presso le loro abitazioni ove, ristretti in regime di arresti domiciliari, hanno atteso di essere condotti dinanzi il Tribunale di Marsala per la convalida dell’arresto ed il contestuale giudizio con rito direttissimo.
Al termine dell’udienza, il Giudice ha convalidato l’operato dei Carabinieri ed ha confermato gli arresti domiciliari per Gambina Antonio sottoponendo, invece, Maltese Salvatore alla misura dell’obbligo di presentazione alla P.G..
Non è la prima volta che i due soggetti cadono nella rete sempre più fitta dei militari dell’Arma: già a febbraio scorso, infatti, erano stati tratti in arresto dai militari di Petrosino per furto aggravato ed interruzione di pubblico servizio. Anche in quella circostanza la pattuglia della locale Stazione fu allertata da un residente di contrada Terrenove Bambina che lamentava l’improvvisa interruzione dell’erogazione della corrente elettrica a casa; inoltre, affacciatosi dal proprio terrazzo, aveva notato che i cavi erano penzolanti e che nei pressi, all’interno di un terreno, vi era una moto ape azzurra che non aveva mai visto in uso agli abitanti della zona. Immediatamente i Carabinieri raggiunsero il luogo indicato dalla segnalazione e bloccarono i due pregiudicati intenti a trafugare i cavi di rame della linea elettrica. Al termine dell’intervento, altresì, i militari recuperarono due matasse di cavi elettrici dell’ENEL contraddistinti da particolari codici identificativi, per un peso di circa 40 kg., successivamente restituiti ai tecnici dell’azienda intervenuti per rispristinare il regolare funzionamento della rete.