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14/01/2015 06:10:00

Marsala, il Pd fa le primarie. Di Girolamo e Angileri in corsa. Rebus sulla coalizione

Qualcuno sussurra lo spettro Liguria, o quello campano. O Palermo, dove le primarie hanno portato polemiche, fuochi incrociati, e guerre interne al centrosinistra, con tanto di schede finite in Procura. 
Alla fine, però, a Marsala, il Partito Democratico deciderà il proprio candidato sindaco attraverso le primarie. Così è stato deciso nella direzione del partito lunedì sera. E’ stata decisa anche la data: 8 febbraio. Le primarie saranno aperte a tutta la città, ma i candidati saranno solamente i dirigenti o gli iscritti che avranno formalizzato la loro candidatura con il numero di firme necessarie previste dallo statuto del partito (pare che servano almeno otto firme della direzione comunale) entro giovedì. Venerdì ci sarà quindi l’ufficialità sui candidati. Ma sembra essere una pura formalità. Perchè i nomi sono sostanzialmente due: Alberto Di Girolamo, segretario comunale del Pd, e Anna Maria Angileri, ex consigliere provinciale. Ai due si era accostato anche Luigi Giacalone, uomo della Cna espressione di Antonio Parrinello, dell’ala “storica” del centrosinistra marsalese e  crocettiano. La sua candidatura però sembra poter sfumare perchè non sarebbe iscritto al partito, requisito indispensabile per candidarsi. Tutto, con ufficialità, verrà a galla venerdì. Intanto, si cerca di capire come sbrogliare la matassa della coalizione. Perchè alla riunione c’era anche il segretario provinciale Marco Campagna e il segretario regionale Fausto Raciti. La coalizione che il Pd metterà su sembra possa essere quella che regge le sorti del governo Crocetta: Pd, Psi, Udc, Articolo 4, più liste civiche e movimenti che volessero aderire. La notizia è importante, perchè significa che Articolo 4, nonostante le resistenze del segretario Alberto Di Girolamo, farà parte della coalizione. Ma anche questo è tutto da vedere, Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale ed espressione di Paolo Ruggirello a Marsala per Articolo 4, ha già annunciato di volersi candidare a sindaco, con la benedizione del deputato regionale.
La riunione di lunedì si è tenuta in maniera serena, raccontano fonti del Pd, anche se va registrato lo scontro tra Alberto Di Girolamo e Antonio Parrinello, quasi a inaugurare il clima solito delle primarie. "Per me si può dimettere anche domani", ha detto Di Girolamo, riferendosi a Crocetta. "Un segretario del Pd non può parlare in questi termini del suo governo regionale" ha replicato Parrinello arrivato a Marsala fare entrare nella partita i “vecchi” del Pd, Antonio Vinci e Antonella Genna in testa, ex assessori della giunta Adamo che Di Girolamo non vuole in squadra. La prima a uscire allo scoperto, ieri, era stata Anna Maria Angileri, annunciando la candidatura alle primarie: "Credere nella propria città, amarla, scommettere su un sogno, pensare che ce la possiamo fare, che insieme possiamo rilanciare con idee, progetti, fatica e costante lavoro un luogo bellissimo e degno di costante attenzione e dedizione - dichiara Angileri -. Ebbene, oggi, mi candido a farlo, con determinazione, con coraggio, con la grinta di sempre. E lo faccio partecipando alle primarie per la scelta del candidato Sindaco del mio partito, il Pd, e con tutti voi cittadini che vorrete supportarmi in questa sfida così importante per il futuro del nostro territorio". Aspetta venerdì, per l’ufficialità, Alberto Di Girolamo, anche se ha confermato che sarà della partita. Lo stesso segretario Pd ha rivelato che salterebbe la candidatura di Luigi Giacalone: “Non so se possa candidarsi, perchè non so se sia tesserato del Pd". Circa le sue critiche a Crocetta: "Ho fatto delle critiche in maniera autonoma, su quello che Crocetta non ha fatto. Ma nulla di più". La riunione di lunedì ha sancito l'alleanza del Pd con Articolo 4, alla quale si era opposto Di Girolamo: "L'importante - minimizza - è che le primarie siano di partito. Se il prossimo sindaco di Marsala deve essere di centrosinistra, deve essere un Sindaco del Pd".
Antonella Milazzo, deputato regionale del Pd, ha benedetto la scelta fatta in direzione: "Il Pd è uscito dalla fase di stallo, ha fatto la sua scelta, adesso verrà sottoposta alla coalizione". Un passaggio che non potrebbe essere scontato. Che succede infatti se Sturiano (Articolo 4) decide di candidarsi ugualmente, nonostante faccia parte della coalizione del Pd? "In questo caso, si candiderà da solo o con un'altra alleanza, perchè  il Pd ha deciso questo percorso. Io ero per coinvolgere gli alleati già nelle primarie, e fare partecipare tutta la coalizione. Gli alleati hanno le mani libere, sono legittimati a fare quello che vogliono, non c'è un vincolo di coalizione". Insomma, l'Udc o Articolo 4, potrebbero anche non accettare la scelta del Pd e andare da un'altra parte. Antonella Milazzo commenta anche le dure parole di Di Girolamo nei confronti di Crocetta: "Credo che i dirigenti del Pd abbiano il dovere di condividere i percorsi e le responsabilità. Troppo facile fare populismo".