Con Jeremie Sicilia siamo partiti a dicembre e fino adesso registriamo solo cinque manifestazioni di interesse e una domanda da parte del mondo imprenditoriale". A fornire il dato all'Adnkronos è il responsabile commerciale Corporate Sicilia di Unicredit Gregorio Squadrito, a margine dell'incontro tenutosi questa mattina, nella sede di Palermo di Confindustria Sicilia, per far conoscere le opportunità e i vantaggi offerti dalla rimodulazione di Jeremie Sicilia.
L'iniziativa è stata promossa da Confindustria Sicilia, partner di Enterprise Europe Network, e da Unicredit. Jeremie Sicilia è uno strumento di finanza agevolata a sostegno delle pmi dell'Isola, cofinanziato dalla Regione siciliana e dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Il plafond complessivo è pari a 50,7 milioni di euro di cui 22,8 milioni di euro quota Fei Jeremie e 27,9 milioni di euro quota Unicredit.
"Si tratta di un prodotto a condizioni agevolate che ha il vantaggio di avere il 45% a tasso zero e il resto a un tasso preferenziale - spiega Squadrito - ma nonostante questo fino adesso non ha avuto grande appeal nel mondo imprenditoriale". Il motivo, secondo il responsabile commerciale di Unicredit, risiede nella scarsa conoscenza del prodotto e "nella convinzione, da parte degli imprenditori, che per accedere a Jeremie sia necessario un tir di documenti".
"Non è assolutamente così - sottolinea Squadrito - Pur essendo un prodotto di finanza agevolata, la documentazione richiesta è quella di rito e si tratta di un prodotto semplicissimo destinato agli investimenti ma che, in qualche circostanza, può finanziare anche il circolante". A beneficiare di Jeremie Sicilia possono essere tutte le pmi con sede legale e unità produttiva nel territorio della Regione. Sono ammesse anche le pmi che abbiano sede legale fuori dall'Isola a condizione di avere una seconda sede nella Regione e di operare nel territorio. I prestiti erogati potranno andare da un minimo di 10mila euro a un massimo di 1,5 milioni di euro e saranno erogati per investimenti in beni materiali e immateriali, per il capitale circolante relativo allo stabilimento, rafforzamento o espansione di attività nuove o esistenti. I finanziamenti dovranno essere erogati entro il 31 dicembre 2015.
"Si tratta di uno estremamente utile e ci auguriamo che nelle mani di Unicredit possa essere realmente utilizzato - commenta all'Adnkronos il vicepresidente di Confindustria Sicilia Nino Salerno - E' uno strumento finanziario che sostiene gli investimenti e che prevede anche forme di finanziamento per il circolante, cosa di cui le aziende in questo momento hanno un grande bisogno. Jeremie rappresenta uno strumento importante per il rilancio della nostra economia e per le nostre imprese che vogliono restare competitive. E poi ci sono 50milioni da spendere entro il 2015".