Nuovo campanello d'allarme sullo stato di salute delle casse del Comune di Trapani. Il segnale viene direttamente dalla Corte dei Conti, e in particolare dalla sezione di controllo, che passa al setaccio i conti degli enti locali. E' stata inviata una comunicazione al consiglio, al sindaco e ai revisori, che evidenzia una serie di carenze nell'amministrazione, e in particolare “regolarità della gestione e sull’adeguatezza ed efficacia del sistema dei controlli interni” relativi al 2013. La deliberazione è la 33/2015. Potete leggere la deliberazione cliccando qui. Va detto, comunque, che sono diversi i Comuni della provincia di Trapani, tra cui Marsala e Mazara, interessati dall'attività di controllo della Corte dei Conti.
I rilievi riguardano «il mancato riscontro della coerenza del piano esecutivo di gestione con il Bilancio e con i programmi ed i progetti», ma anche «l’assenza di programmazione di interventi per migliorare il grado di riscossione delle entrate, con particolare riferimento a quelle tributarie», oltre alla mancata verifica del grado di copertura dei costi dei singoli servizi pubblici locali, garantito dall’applicazione delle tariffe vigenti. La Corte indica «l’assenza di valutazioni sull’efficienza della gestione delle entrate» riguardo le somme riscosse e quelle da riscuotere «e la verifica della percentuale di inesigibilità»; «la mancata riscossione delle entrate straordinarie» e «la concessione di beni in comodato gratuito senza che sia fornita una specifica giustificazione». Sulle spese, le criticità riguardano «la mancata realizzazione dei processi» per ridurre le spese di funzionamento; «l’assenza di informazioni sull’effettuazione della valutazione di convenienza economica» per l’esternalizzazione del servizio rispetto alla gestione diretta. Ed ancora, la necessità di verificare la sussistenza dei presupposti per l’affidamento (in totale 147) di lavori (45), servizi (72) e forniture (30); la mancata effettuazione della stima del contenzioso che potrebbe generare passività (48 nuove cause contro il Comune e 20 concluse con oneri a carico del Comune di cui 5 in assenza di accantonamento in Bilancio).
In questo contesto, il Comune di Trapani ha deiberato la spesa complessiva, al lordo delle trattenute, di circa 600 mila euro per il pagamento delle indennità agli amministratori (sindaco ed assessori) ed ai consiglieri. L’Amministrazione comunale del capoluogo con un provvedimento della Giunta Damiano, intanto, ha quantificato la spesa complessiva per il sindaco e gli assessori di 274.749,16 euro, di cui 253.25.000 euro a titolo di indennità di funzione e di 21.524,13 euro quale trattenuta Irap. In particolare per quanto riguarda i singoli amministratori per il sindaco è prevista la somma mensile di 4.151,23 euro, per il vice sindaco che percepisce il 75 per cento dell’indennità del sindaco la somma mensile di 3.113,42 euro, mentre agli altri assessori l’importo dovuto è del 65 per cento dell’indennità del sindaco e più precisamente di 2.698,30 euro mensile.
Per quanto concerne invece la somma necessaria per i consiglieri comunali la spesa prevista approssimativamente, stante almeno agli importi dello scorso anno è di circa 360 mila euro sempre al lordo delle trattenute.