Mazara, il Comune chiede all'ex provincia di avere la gestione della Sp38 di Torretta

 “Assurdo che ancora non si prenda una decisione al riguardo”
“I lavori di adeguamento e sistemazione della strada provinciale 38 che collega Mazara del Vallo a Torretta Granitola erano stati accolti dalla popolazione con entusiasmo e con la speranza che questa importante arteria potesse finalmente essere sistemata e ammodernata. Dopo oltre due anni dall’inizio dei lavori, purtroppo, gli stessi sono fermi da parecchi mesi. Le interruzioni provocano pericoli e all’orizzonte non si intravedono veloci soluzioni al riguardo. E’ per queste ragioni che la nostra Amministrazione torna a chiedere che la competenza passi al Comune”.
Lo ha dichiarato il vice Sindaco Silvano Bonanno, assessore della Giunta Cristaldi con delega ai Lavori Pubblici, annunciando di aver nuovamente richiesto alla ormai ex Provincia di Trapani che la competenza sulla SP 38 sia trasferita al Comune di Mazara del Vallo in modo che possa essere lo stesso Ente a ultimare i lavori e dotare la Città di un’importante arteria stradale.
“Dopo 38 autorizzazioni ottenute per eseguire i lavori e dopo l’aggiudicazione della gara alla ditta vincitrice - ha continuato Bonanno - i lavori sono stati interrotti lasciando la strada in condizioni di pericolo costante. Appurato che l’ormai ex Provincia di Trapani non è in grado garantire la sicurezza dei cittadini e constatato che nonostante i numerosi appelli inviati dalla nostra Amministrazione e da liberi cittadini, nessun intervento di messa in sicurezza è stato fatto, ho espressamente richiesto all’attuale Commissario provinciale avv. Ignazio Tozzo – prosegue Bonanno - che la SP 38 venga trasferita al Comune di Mazara del Vallo e contestualmente vengano trasferite anche le risorse economiche a suo tempo stanziate per effettuare i lavori. Sarà il Comune, in questo caso, a completare l’opera. La pseudo eliminazione delle province in Sicilia – ha concluso il Vice Sindaco - sta assumendo sempre più i contorni della farsa ma non è concepibile che le incongruenze politiche a livello regionale ricadano sulla pelle dei cittadini e sulla loro sicurezza”.