Sono tantissimi gli agricoltori petrosileni e marsalesi proprietari di appezzamenti di terra nei territori di Castelvetrano, Campobello e Mazara in cui, almeno in teoria, è possibile irrigare con l'acqua del lago Trinità. In teoria perché, come da allarme lanciato dalla Cia, l'acqua, nonostante le abbondanti piogge degli ultimi mesi, la prossima estate potrebbe non essere sufficiente.
A spiegarne il motivo è il responsabile locale della Cia Enzo Maggio, che dichiara: «Si assiste da tempo allo svasamento della diga e scorrimento dell'acqua verso il mare. Non si può ancora tollerare questo stato di cose, è arrivato il momento di far la voce grossa di fronte all'assessorato regionale all'Energia e capire se c'è la volontà di risolvere questo problema. Gli agricoltori che hanno terreni in questa area sono davvero arrabbiati. All'assessorato, forse, non sanno che i terreni di quell'area sono prevalentemente argillosi e la mancanza d'acqua comporta danni strutturali alle colture, oltre al mancato raccolto. Già da alcuni anni il settore vive una crisi drammatica, se in aggiunta c'è pure questa difficoltà, la crisi che si determina è senza precedenti».
Il problema si era posto già lo scorso anno e tantissimi agricoltori hanno dovuto fare i «salti mortali» per roiuscire ad irrigare i loro vigneti. Anche per continue «rotture» delle vecchie condutture.
«Bisogna sostituire tutta la rete», dice Maggio. «Solo così facendo - prosegue - si potrà parlare di inserimento dei giovani in agricoltura, di nuove prospettive». Per discutere del problema, la Cia ha convocato un'assemblea degli agricoltori che si terrà il 9 febbraio. Il tema sarà «diga Trinità e rete fatiscente».