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11/03/2015 06:20:00

All'Agrario di Marsala si studia l'agricoltura 2.0 con la "serra hi-tech"

 Un software per tenere sotto monitoraggio le coltivazioni, per dare acqua alle piante anche a distanza, con una stazione meteo che in tempo reale fornisce dati su temperatura, tasso di umidità.
E’ l’agricoltura 2.0 che si studia all’istituto Agrario Abele Damiani di Marsala con la serra Hi-tech. Un serra a tutti gli effetti, installata ormai da un paio di mesi all’interno dell’istituto marsalese che offre agli studenti di studiare sul campo, nel vero senso della parola, l’agricoltura sostenibile. Anche con l’utilizzo della tecnologia. La particolarità della serra hi-tech, infatti, è quella di avere una stazione meteo che in tempo reale fornisce tutti i dati utili per la coltivazione e il trattamento delle piante. Temperatura, velocità del vento, umidità, pioggia, luce (dato importante per monitorare le condizioni per la fotosintesi). Il tutto viene monitorato in tempo reale e controllato in remoto attraverso un software dedicato. Anche su un tablet è possibile tenere sotto controllo le condizioni ambientali della serra e comandare delle azioni, come l’apertura delle finestre per far entrare anidride carbonica, o la sua chiusura in caso di vento forte. O ancora l’irrigazione delle piante, e regolare la fertilizzazione attraverso “ricette”. Gli studenti stanno coltivando con il sistema “sopra suolo”, con i tradizionali vasetti sollevati. Fragole, lamponi, e more sono i frutti che stanno piano piano crescendo all’interno della serra hitech.
“Abbiamo pensato semplicemente di usare bene i soldi che ci arrivavano per fare un progetto di massima modernità con il minimo impatto ambientale”, spiega Antonella Ingianni, docente dell’Agrario. Minimo impatto ambientale, come la scelta di adoperare la paglia per la pacciamatura, anzichè materiale plastico. “Con i software dedicati alla serra hitech è possibile interfacciare i dati climatici che raccogliamo con le esigenze delle piante che coltiviamo. Possiamo, a distanza, fornire acque alle piante al giusto ph, per fare questo stiamo sperimentando l’uso dell’aceto anzichè l’acido nitrico, come solitamente si fa, perchè vogliamo anche insegnare ai nostri studenti a fare una agricoltura a basso impatto, che sia moderna ma soprattutto rispettosa dell’ambiente”. Si studia la coltivazione delle fragole, molto diffusa a Marsala e che copre un mercato vasto avendo anche molto appeal nella pasticceria. Ma si sperimenta anche la coltivazione di more e lamponi nella serra hitech, che non sono proprio frutti siciliani, “ ma vogliamo capire se la coltivazione è fattibile nel nostro territorio”.
Nella serra hitech i ragazzi seguono passo passo la crescita delle piante, prelevano i semi che servono per altre coltivazioni. Imparano l’arte della terra, dell’agricoltura, e del rispetto dell’ambiente.
Nel frattempo l’Agrario si prepara alla sesta edizione della Rassegna “Enodamiani”, che si terrà dal 13 al 15 marzo. “Si tratta per noi di un appuntamento fisso, che si colloca, come sempre in un periodo intenso di eventi – dice il preside, Domenico Pocorroba – e anche quest’anno in coincidenza con Endamiani ci apprestiamo a organizzare la trasferta a Verona per il Vinitaly, che si svolgerà dal 22 al 25 aprile, al quale i ragazzi prenderanno parte approfittando dell’evento per inserirvi anche il viaggio di istruzione. Gli allievi del 6° anno partiranno il 19 aprile e visiteranno, in più, delle aziende vitivinicole del Veneto. Ringrazio Assoenologi e il suo presidente, Giacomo Manzo, per la stretta collaborazione sviluppatasi nel corso degi ultimi anni in particolare”.