12,30 - Ma Grillo un mesetto fa non ha detto che non si poteva candidare per impegni personali? "Abbiamo cercato, con Vanessa Titone e Pino Milazzo, di ricucire con il Pd fino all'ultimo. La mia candidatura è frutto degli ultimi giorni. Per candidarmi ho rinunciato ad un contratto che mi era stato offerto a Roma. Io ho sempre detto che volevo aiutare Alberto Di Girolamo, ma ho capito che era privo delle condizioni elementari per poter fare il Sindaco".
12,25 - Sui rifiuti: "Se Marsala è in questo stato, dobbiamo chiederlo a chi ha fatto la gara d'appalto vinta poi da Aimeri. Bisogna approfondire quello che è accaduto sulla formazione di quella gara d'appalto. Io l'unica cosa che contesto a Renzo Carini è che avrei trasferito ad Aimeri tutto il personale della Nettezza Urbana, ma ci voleva coraggio. Per il futuro il servizio va rimodulato, prendendo esempio da realtà che funzionano, sia per i rifiuti come il servizio di trasporti, che ad esempio a Trapani funziona bene. L'importante è che, a proposito di rifiuti, non si torni indietro, ai cassonetti: sarebbe una cosa dell'altro mondo".
12,20 - Ancora Grillo: "Abbiamo bisogno di una Giunta sulla quale puntare anche in termini di prospettiva politica. Abbiamo bisogno di energie nuove. Presenterò la mia giunta prima, e durerà cinque anni".
12,15 - Grillo parla anche di alcune opere pubbliche ferme a Marsala o abbandonate, dalle palestre delle scuole (una a Porticella, quella del Liceo Classico, è intitolata a suo fratello, è chiusa da anni), fino a Villa Damiani e Villa Genna o il Monument ai Mille. "A Marsala - dice Grillo - non arrivano più risorse, e noi abbiamo bisogno di una politica diversa, che non si fa stando seduti dietro una scrivania. Io mi occuperò delle scelte strategiche prioritarie per la città, utilizzando tutti i miei canali, tutte le mie conoscenze nei governi di ogni livello. Se non lottiamo, riusciamo di rovinare Marsala per sempre. E' una svolta di carattere culturale, per questo chiedo coraggio. Oggi fare il Sindaco è quasi un'incoscienza, ma sono pronto a dare tutto me stesso".
12,10 - Massimo Grillo dice che alle primarie del Pd "in molti tra i moderati hanno votato Di Girolamo". E aggiunge: "Sono state primarie molto strane. Prova ne è che a due mesi dal voto delle primarie Alberto Di Girolamo non riesce a definire la sua coalizione". A Grillo viene chiesto un giudizio sulle ultime due amministrazioni comunali a Marsala: "Beh - dice il candidato - anche il centrosinistra parla di discontinuità rispetto alla Giunta Adamo, quindi vuole dire che l'esperienza è stata davvero negativa. Renzo Carini, invece, da Sindaco ha prodotto risultati e ha mostrato molta buona volontà".
12,05 - Grillo ha finito, è tempo delle domande. Su Forza Italia Grillo dice: "Ho parlato con Ignazio Abrignani, così come ho parlato con il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti: noi siamo aperti a tutti. C'è una porta aperta verso l'elettorato sia del Pd che di Forza Italia. Con D'Alì siamo distanti, non ho parlato con lui, ma noi dialoghiamo con l'elettorato, è importante sapere che noi punteremo ad avere come coalizione rapporti con gli elettori di questi partiti". Grillo ha incontrato anche Salvatore Lombardo: "Non ho partecipato al suo tavolo, lui ha constatato la povertà della politica marsalese. Lo apprezzo e spero che il dialogo sia sempre più fecondo. Il nostro scontro del 2001 è ormai acqua passata. La città ha bisogno di dialogo". Porte aperte anche con Enzo Sturiano: "Lui mi ha incoraggiato a candidarmi, e questo è significativo. Lasciamolo sereno, in questi giorni nel suo gruppo ha sollecitazioni diverse".
12,00 - Grillo farà cinque, forse sei, liste. "Ma il nostro programma è aperto a tutti coloro che hanno il coraggio di scommettere su questa avventura. Non parlerò però con i singoli, perchè la politica non è calciomercato, parlo con movimenti che si assumono la responsabilità delle liste e delle persone che candideranno persone di buon senso e responsabilità. La politica deve crescere in maniera assolutamente nuova, con modalità nuova. Marsala ha bisogno di un Sindaco. La mia candidatura nasce dal candidato del Pd, è lui che mi ha fatto capire che Marsala aveva bisogno di un Sindaco vero. E Massimo Grillo il sindaco lo sa fare, ve lo garantisco".
11,55 - Grillo ricorda che è grazie a lui se a Marsala c'è l'Unita Coronarica, e continua elencando altri progetti fatti per Marsala. "Parlo di quello che ho fatto perchè ritengo di poter essere un buon Sindaco, possiamo fare riamare la politica a tanti. Voglio essere un sindaco vero, esempio e testimonianzadi politica vera". Grillo passa poi ad elencare il cartello dei promotori: Sicilia Democratica (Antonello Parrinello) che ospita tanti dissidenti del Pd, Oltre i Colori (Enzo Domingo, appena uscito da Forza Italia), Progettiamo Marsala (Paolo Ruggieri, "che non è riuscito ad affermarsi come meriterebbe..." commenta Grillo). Grillo poi si appella "agli amici del Pd": "Abbiate il coraggio di rompere".
11,50 - Massimo Grillo ricorda che lui, da giovanissimo assessore regionale agli enti locali, è stato il fautore della legge che consente oggi l'elezione diretta del Sindaco: "Questo per me è motivo di orgoglio. Ma tante cose ho fatto che racconterò presto in un sito. E quando ho rinunciato nel 2006 alla mia ricandidatura per motivi etici sono stato in tutto il mondo invitato per raccontare la mia esperienza". Grillo passa poi all'elenco di tutta una serie di leggi, regionali e non, del quale è stato promotore, dalla riforma delle Asl, agli oratori. "Da assessore alla sanità - aggiunge Grillo - ho lavorato per dare a MArsala un nuovo ospedale. E guardate com'è ridotto oggi. Accanto abbiamo fatto il campus biomedico, una struttura universitaria che oggi la piccola politica non ha permesso di inaugurare. Immaginate cosa sarebbe un corso di laurea in medicina a Marsala. C'era l'accordo con l'Università di Valencia. La struttura è da due anni pronta e non utilizzata: siamo al limite del danno erariale".
11,45 - Grillo continua ricordando tutte le sue iniziative contro la corruzione, o tutti i privilegi (600.000 euro in cinque anni) per aver detto no ai compromessi. "Io sarò perchè sono stato - dice Grillo - e ho fondato la mia vita politica e personale su un modello, quello dei cattolici democratici. E vi dico che non ho bisogno di promettere di tagliarmi l'indennità da Sindaco, perchè il Sindaco deve essere pagato il giusto, perchè deve essere prima di tutto un bravo Sindaco". Ancora: "Io non faccio proclami, conosco davvero i poveri della città, so cosa fare e come farlo". Ancora: "I cittadini vanno coinvolti non solo per le primarie, ma anche dopo". In riferimento al Pd dice: "Io avrei coinvolto tutto il Pd anche dopo le primarie, nella gestione del partito e l'elaborazione del programma". Grillo parla inoltre della sua situazione patrimoniale: "Ho solo un immobile".
11,40 - "La democrazia del Pd locale - dice Grillo - è pura ipocrisia. Ci sono carenze nel Pd, come nel centrodestra. Ed è il motivo per cui oggi molti non vogliono andare a votare. Marsala ha bisogno di un Sindaco vero, che non parli per spot, ma che dia risposte vere alle domande vere della gente. Ci lamentiamo per gli sprechi, per la corruzione, per il disinteresse al bene comune. Ma non si risponde con le promesse, come fanno tutti i politicanti, io invece dico questo: io sono stato, ho fatto, ho garantito. Mi sono distinto per la moralità, ho rinunciato allo status parlamentare, non ho neanche la pensione di parlamentare, ho fatto scelte di vita coraggiose e ideali. Sono stato anche amico di Cuffaro, e sono andato a trovarlo anche a Rebibbia, gli voglio bene, sono stato tra i primi a dirgli che doveva smetterla con un certo modo di fare politica".
11,35 - "Abbiamo bisogno - continua Grillo - di rompere alcuni schemi. Il mondo cambia, e Marsala invece sembra essere ferma ad ieri. Sono con me in questa esperienza, dissidenti di destra e di sinistra, che vogliono condividere il nostro percorso, perchè sono state soffocate". Appoggiano Grillo infatti fuoriusciti di Forza Italia, come Enzo Domingo, o del Pd, come il gruppo di Luigi Giacalone. "Ho capito, in queste settimane, che Marsala ha bisogno di una guida politica, che non sia del Pd o di Forza Italia, ma che sia in grado di stabilire subito un percorso per la città. Rompiamo uno schema, liberiamo la città, puntiamo su qualcosa di diverso, in maniera innovativa. Se manca il coraggio non c'è creatività. Vogliamo lavorare per la nascita di un nuovo centrosinistra, di una nuova area moderata".
11,30 - "In tanti mi hanno chiesto di candidarmi. Il percorso è stato travagliato, forse anche anomalo. Io non avevo programmato la mia candidatura, è noto, e neanche l'ho cercata. Non era mia intenzione di scendere in campo", così Grillo, che ringrazia Sicilia Democratica, Progettiamo Marsala, Oltre i colori, Rinascita Marsalese, Uniti si può, l'Udc e le varie sigle che comporranno la sua coalizione. Quindi Progettiamo Marsala fa parte della coalizione di Grillo, e infatti tra il pubblico presente c'è anche Paolo Ruggieri. "Dal 2006 non ho fatto più politica attiva - dice Grillo - ma ho guardato da vicino tutte le povertà di questa città, condividendo il grido silenzioso non solo degli indigenti, ma di tutte le povertà politiche e culturali che la città esprime. Ed è la povertà politica che stava portando la città ad una candidatura unica". Il riferimento di Grillo è al candidato del Pd, Alberto Di Girolamo. Continua Grillo: "Non è più tempo di giocare, di parlarsi addosso, abbiamo bisogno di un governo vero per la città, una nuova classe dirigente, un governo della solidarietà. Ce lo chiedono i cittadini. A Marsala siamo stati vittime di capi e capetti che hanno soffocato la crescita della città. Marsala ha subito scelte politiche fatte da fuori, di destra e di sinistra. Dal 2006 non abbiamo più parlamentari, ad esempio".
11,25 - "Marsala non può più attendere. E' per questo che mi candido a Sindaco, con una coalizione di moderati che guarda con attenzione all'esperienza dei cattolici democratici". Con queste parole, Massimo Grillo annuncia la sua candidatura a Sindaco a Marsala, in conferenza stampa a Palazzo Fici.
07,00 - La politica, si sa, ha i suoi tempi. E dopo la Pasqua viene subito la Pentecoste. Perchè tutte le sigle che non sono con Alberto Di Girolamo hanno trovato un candidato sindaco, che è Massimo Grillo. Prima dirigenti, politici della prima e dell'ultima ora, eletti o eleggibili, erano spauriti, confusi, disordinati, adesso che Grillo è apparso in mezzo a loro parlano tutti la stessa lingua, o, meglio, è la polialia di Grillo, la sua capacità di avere una frequenza di ascolto per ogni interlocutore, che gli permette di intendere tutti e di fare sintesi. Il candidato si farà verbo oggi alle 11 e 30 a Palazzo Fici. Ammessi solo giornalisti, alla conferenza stampa. E in tempi in cui alle conferenze stampa parlano tutti tranne i giornalisti, questa si che è già una notizia.
Massimo Grillo, dunque, torna in pista, e sarà candidato Sindaco a Marsala, sfidando, principalmente, Alberto Di Girolamo. L’obiettivo non è solo il governo della città, ma il governo del centrosinistra e del Pd, oggi più che mai partito - nazione che vede dentro tutto e il contrario di tutto. La candidatura di Grillo nasce dallo strappo dei moderati proprio al tavolo del Pd, e dall’iniziativa di alcuni “democratici” dissidenti di non appoggiare la candidatura di Di Girolamo - considerata, dicono loro, politicamente troppo debole per Marsala - ma di costruire un progetto politico intorno ad un Sindaco “forte”, che dovrebbe essere, appunto Grillo. Vinte le elezioni a Marsala, si punta alla conquista del Pd, è questo il ragionamento, non subendo più le scelte delle stanze delle segreterie a Trapani o Palermo. Insomma, lo stesso ragionamento arcinoto che ha fatto anche Salvatore Lombardo due settimane fa in conferenza stampa, per giustificare perchè si era messo in moto e perchè aveva addirittura valutato l’ipotesi di candidare lui stesso Massimo Grillo, che nel 2001 lo aveva battuto nella corsa ad un seggio alla Camera dei Deputati. Adesso Lombardo si è fatto da parte, Massimo Grillo è invece in campo. Con lui oltre a un po’ di Pd e una nebulosa di liste civiche tutte ancora da capire, c’è l’Udc di Mimmo Turano che con Grillo fu “under 40” (ma di quelli veri) quando insieme militavano nello stesso partito. L’Udc si è riunita ieri sera, appoggerà Grillo, questo è scontato, nonostante alla Regione sia in maggioranza con il Pd, ma - come dicevamo - è un pezzo di Pd stesso che appoggia Grillo, oltre a Sicilia Democratica di Antonio Parrinello che in Giunta regionale esprime un assessore, Nino Caleca. Piuttosto, uno dei temi degli ultimi giorni è se l'Udc, magari, che adesso tra l'altro si sta fondendo con il Nuovo Centro Destra, giusto per mettere confusione su confusione, non sia opportuno che si presenti con una lista civica, per non compromettere il carattere "popolare" che Grillo vuole dare alla sua avventura politica, la prima dal 2006. quando perse le elezioni provinciali contro Tonino D'Alì.
A proposito di D'Alì, anche Forza Italia si riorganizza, e venerdì scorso, in conferenza stampa, ha parlato il nuovo commissario del partito a Marsala, Ignazio Abrignani: "Chiedo al partito di mettere da parte le indicazioni personali, per concentrarci sulle elezioni - dice Abrignani - dobbiamo mettere assieme una coalizione. Rispetto al Pd siamo in ritardo. La campagna elettorale è lunga. Bisogna correre da subito, e trovare una candidatura autorevole che sappia far ritrovare la voglia di andare a votare. Mi sono insediato da poco, dobbiamo lavorare insieme per un programma alla nostra città. I problemi del partito li vediamo dopo. Dobbiamo provare a riunire il centrodestra. Con Carini avevamo portato delle cose positive. È il centrodestra che propone le cose ma poi la sinistra non le fa. Per vincere c'è bisogno di tutti, non ho preclusione di parlare con nessuno. Parlerò con gli altri partiti". In quest'ultima frase ci può essere una delle prossime svolte della politica marsalese. Perchè magari Abrignani e D'Alì si arrenderanno all'idea che un candidato Sindaco per Marsala Forza Italia non ce l'ha, e le tre liste (Forza Italia, lista civica, lista Lo Curto) chiederanno "ospitalità" alla coalizione di Massimo Grillo, che però già pare affollata di suo.