"Non deve esserci nessuna tolleranza nei confronti di chi altera gli alimenti sempre di più nel mirino di mafia e criminalità che lucra sui bisogni alimentari per allungare i tentacoli del malaffare". Lo afferma la Coldiretti siciliana commentando l'operazione dei Nas dei Carabinieri di Palermo che ha portato alla denuncia di macellai che sofisticavano la carne con nitrati e solfiti per farla apparire fresca e al sequestro di quattro tonnellate di carne in un deposito del capoluogo.
"La filiera alimentare deve essere perfetta in tutti i passaggi - sottolinea la Coldiretti - I consumatori devono essere tutelati dal primo anello della produzione al momento della distribuzione e per questo i controlli che smascherano azioni delinquenziali che minano la salute sono indispensabili".
Il business delle agromafie, evidenzia l'associazione degli agricoltori siciliani, ha avuto un aumento del 10 per cento in un anno, raggiungendo "15,4 miliardi di euro nel 2014, in controtendenza alla fase di recessione".
Necessario, secondo la Coldiretti, "un sistema punitivo più adeguato" che non si articoli soltanto in "un inasprimento delle pene previste" ma che guardi anche a "modelli di sanzioni in grado di colpire i patrimoni economici, ad esempio, attraverso la confisca, così come sperimentato per il contrasto alla criminalità organizzata".