Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
27/04/2015 22:49:00

Pesca, l'appello da Mazara: "Rafforzare la cooperazione nel Mediterraneo"

 “Guardare al sistema pesca/mare mediterraneo come un unicum da salvaguardare e valorizzare in una logica di Sviluppo Blue, come spazio vitale per intere comunità costiere che da esso hanno una forte dipendenza, è una esigenza improcrastinabile”.

E’ quanto affermato da Giovanni Tumbiolo presidente del Distretto Produttivo della Pesca, a conclusione dei lavori della Filiera Ittica Mazara costituita da tutte le Associazioni datoriali e sindacali dell’area mazarese.

“E’ necessario – ha aggiunto Tumbiolo – affrontare e risolvere con urgenza i problemi relativi all’uso razionale delle risorse marine, all’utilizzo responsabile e consapevole del mare Mediterraneo in un’ottica di condivisione interna ed internazionale fra gli attori delle varie attività, piccole o grandi che nel mare e con il mare vengono esercitate, al fine di superare le incomprensioni e la mancanza di dialogo, principale causa del disagio che vive il sistema pesca mediterraneo”.

“L’occasione degli Stati Generali della Pesca, fortemente voluta dall’Assessore Nino Caleca, per avviare un processo di dialogo interno fra gli operatori e quella offerta della piattaforma del Cluster Biomediterraneo a Milano e di Blue Sea Land a Mazara, per intensificare il dialogo con i partner mediterranei, sono opportunità che vanno replicate e sfruttate in modo intelligente – conclude Tumbiolo – da parte di tutti i soggetti pubblici e privati del sistema mare”.