Oggi doveva venire a Marsala il ministro della giustizia Andrea Orlando. Doveva fare da sponsor elettorale al candidato del Pd Alberto Di Girolamo e dare un’occhiata al nuovo tribunale. Tutto annullato, colpa del premier Renzi che ha imposto il voto di fiducia sull’Italicum e ha chiamato a raccolta tutto il suo plotone di ministri. Sarà per un’altra volta per il ministro di visitare il nuovo tribunale di via del Fante. Un’opera costata 14 milioni di euro, 10 milioni li ha messi il comune di Marsala e 4 il ministero della Giustizia, ma che non sarebbe pienamente conforme ad alcuni criteri. Fatto sta che le porte del nuovo Palazzo di Giustizia martedì si sono aperte per il nuovo direttivo della Camera Penale di Marsala. Gli avvocati penalisti, con il presidente Giacomo Frazzitta, hanno girato la struttura e le linea è che va bene: “ci sono spazi enormi, molto più dell’attuale tribunale, occorre adesso un po’ di buonsenso e dare il via al trasferimento”. Il tribunale è pronto, sono finiti i lavori di cablaggio della linea elettrica. Manca solo l’ok per trasferirsi, e i soldi. La stima è di centinaia di migliaia di euro per trasferirsi, tutta in conto all’amministrazione del Tribunale, quindi al ministero. La cifra può arrivare anche a un milione di euro, perchè si dovrebbero acquistare altri arredi nuovi e strumentazioni varie. Nel frattempo il presidente del Tribunale di Marsala Gioacchino Natoli è stato nominato a capo della Corte d’Appello di Palermo. Per la nomina di un nuovo presidente al Palazzo di Giustizia di Marsala potranno passare tanti mesi e il reggente incaricato non si prenderà la responsabilità di un trasferimento oneroso, sia per costi che per efficienza del Tribunale. Efficienza raggiunta negli anni di presidenza Natoli, con la riduzione dei tempi per i processi civili.
Del caso del nuovo Tribunale di Marsala Tp24.it se ne occupa da mesi. Da quando sono venute a galla le perplessità su alcuni aspetti della struttura che non l’avrebbero resa pienamente funzionale. Per l’amministrazione del Tribunale c’erano alcuni problemi con due aule, che hanno dei pilastri al centro, poi ci sono delle stanze buie, che però sono destinate ad archivi. E alcune perplessità sono state sollevate sui percorsi di sicurezza e gli spazi riservati ai detenuti che devono seguire le udienze.
I numeri del tribunale. Ci sono 350 stanze. 5 aule per le udienze. La più grande è di 338 metri quadrati, le altre circa 200.
Il Tribunale è costato 15 milioni di euro circa, considerando anche il milione di euro per l’esproprio di alcune aree. Tutta la superficie calpestabile è di 13.850 metri quadrati dei quali 7018 per la procura e 6806 per il tribunale. Attualmente il tribunale di Piazza Borsellino, con gli uffici dislocati nei paraggi, palazzo Halley, e tutto, arrivano, complessivamente, a 11 mila metri quadrati circa. 2 mila in meno rispetto al nuovo Palazzo di Giustizia. Edifici che sono in affitto: costano ogni anno complessivamente 190 mila euro al Comune di Marsala, di cui solo una parte viene rimborsata dal Ministero della Giustizia
Tutta la struttura è di 61 mila metri cubi. L’ingegnere Gianfranco D’Orazio, dirigente del settore Grandi Opere del Comune di Marsala ha fatto un calcolo: con quello che è costato (considerato anche il milione di euro di esproprio) abbiamo una media di 250 euro al metro cubo, meno della metà dei costi dell'edilizia per i tribunali in tutta Italia. E poi c’è il parcheggio, 10 mila metri quadrati e 350 posti macchina in via Messina Orlando.
La storia. L’iter comincia nel 2003. Il progetto definitivo del nuovo palazzo di Giustizia è stato approvato dalla Conferenza di Servizi il 5 maggio 2004. Si parla di progetto definitivo, non esecutivo. Per quello di dovrà spettare la gara d’appalto che ha visto vincere l’Ati con capogrupo Iride Srl.
Negli anni seguenti c’è tutta una serie di riunioni in conferenza di servizi per delineare il progetto esecutivo redatto dall’impresa appaltatrice. Progetto esecutivo che viene sottoposto all’esame della commissione circondariale di manutenzione nel giugno 2006, dall’architetto Mariano Tornatore che aveva illustrato tutte le modifiche al progetto definitivo, compresa la sopraelevazione della metà del “Corpo A” della struttura destinata alla Procura per adibilro ad uffici del tribunale. Da qui cominciano le osservazioni dei vari presidenti del Tribunale. Negli anni vengono sollevate varie perplessità, dall’insufficienza delle stanze da adibire a uffici, alla mancanza dell’autorimessa. Poi vengono fatte le modifiche al progetto. Tutto approvato.
I lavori partono il 3 agosto 2007, l’anno dopo verrà il ministro Alfano a dare la benedizione. Posa la prima pietra, che prima non è, e il rinfresco e tutta la cerimonia costa 20 mila euro. E’ una festa.
Poi, nel marzo 2009 a due anni dall’inizio dei lavori, e dopo che erano state eseguite le opere strutturali di degli edifici per Tribunale e Procura, il nuovo presidente del Tribunale, Mario D’Angelo, evidenzia alcune carenze nelle aule di udienza, l’ascensore, archivi e locali per gli uffici giudiziari. Allora, si legge nella relazione, il Comune “considerato che non erano state ancora eseguite le strutture portanti del corpo C ha sospeso l’esecuzione di tale corpo al fine di poter reperire nuovi fondi” per soddisfare, almeno in parte, le richieste di D’Angelo. Sono stati chiesti soldi al ministero. Ma niente, i fondi erano esauriti. Era il settembre 2009. E di nuovo nel febbraio 2010 è stato chiesto un finanziamento di 2 milioni di euro per il completamento dell’intervento. Ma di nuovo nessun finanziamento. Il nuovo presidente del Tribunale, Gioacchino Natoli, solleciterà nuove soluzioni “alla disfunzionalità delle aule di udienza”. Sono 5 le aule di udienza su cui si concentra il direttore dei lavori Calogero Baldo, e si pensa di operare con una ridistribuzione degli spazi interni. Ma il dirigente amministrativo del tribunale denunciava, ancora una volta, la mancanza di spazi per gli uffici amministrativi del Tribunale. Per il progettista Mariano Tornatore gli spazi previsti erano sufficienti e altre 10 stanze potevano essere ricavate sezionando con pannelli divisori gli “ampi spazi esistenti”. Al Procuratore non andava però a genio la nuova ridistribuzione degli spazi, mentre era d’accordo sulla condivisione dell’autorimessa con il Tribunale. Nelle riunioni degli anni successivi si parla della ridistribuzione degli spazi. Si parla anche di un possibile utilizzo a metà della nuova struttura.
Gli studenti del Commerciale aspettano. Nel frattempo gli studenti dell’Istituto tecnico commerciale di Marsala aspettano. Aspettano di vedere come risolveranno la questione della nuova struttura per trasferirsi in piazza Borsellino.
Il Commerciale di via Trapani è in affitto da quasi 40 anni in un edificio che è stato pensato come albergo, con una palestra ancora coperta in amianto. L’ex Provincia di Trapani paga ogni anno quasi 300 mila euro di affitto per il Commerciale. Gli studenti hanno studiato il caso e hanno chiesto di andare in piazza Borsellino, una volta svuotato dalle funzioni di Tribunale.
Ma tutto questo il Ministro Orlando lo sa?