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10/06/2015 09:40:00

Sel. Replica del presidente provinciale di Trapani Franco Giglio a Valentina Colli

E' davvero penoso trovarsi costretti a rispondere ad un linciaggio mediatico, che poco ha a che fare con i contenuti politici e la presunta apprensione per le sorti di Sel, e molto con i risentimenti e le frustrazioni personali. Valentina Colli mi attribuisce straordinari super
poteri, e cioè la capacità di avere ridotto in cenere un partito nel volgere di pochi mesi. Ma come è chiaro per tutti, le fortune elettorali e di radicamento territoriale non si creano e non si distruggono in un lasso di tempo tanto breve. Evidentemente dimentica che l'abbandono, dei tanto, adesso, compianti compagni di Marsala, è avvenuto quando a governare il partito in provincia c'era l'ex segretario Massimo Candela ed anche lei, componente della dirigenza provinciale di Sel. Per non parlare, negli anni a loro ascrivibili in termini di piena responsabilità nella gestione provinciale del partito, degli imbarazzanti risultati elettorali ottenuti a Trapani, dell'incapacità di costruire e consolidare realtà territoriali, della disaffezione suscitata in quelle esistenti e dell' emorragia di iscritti e simpatizzanti. Eppure non ricordo scritti di virulenta e pubblica autocritica. Sull'esistente ho tentato, sto provando insieme agli ancora motivati compagni di Mazara, Campobello, Alcamo, Salemi, di riedificare Sel in provincia, cercando nuove risorse umane, ricucendo strappi e provando a ritrovare un clima di costruttiva serenità. E' indegnoe offensivo insinuare che alla mia età e con la limpidezza dei miei trascorsi politici, che non consento a nessuno di tentare di offuscare, io stia agendo su input di una occulta regia e per favorire chissà quali oscure manovre. Nella livorosa e infedele ricostruzione della Colli, si omette di considerare, inoltre, che negli ultimi mesi ho avuto dei lutti familiari che hanno sicuramente rallentato il mio impegno, ma non potevo certo aspettarmi considerazione e rispetto da chi strumentalmente usa la politica per consumare personali vendette. Una ulteriore prova di quanto questo attacco appaia preconfezionato e pretestuoso, sta nell'accenno alla vicenda del sindaco di Alcamo, evidentemente la stesura del velenoso sfogo è avvenuta prima delle dimissioni di Bonventre e del durissimo attacco che ancora prima aveva fatto Massimo Fundarò, ma la Colli si è dimenticata di aggiornare il suo scritto o ha preferito ignorare la realtà visto che confliggeva con le sue affermazioni. Una ultima considerazione su "SottoSopra": tentare di derubricare a "un cartello elettorale per garantire poltrone e medagliette", una iniziativa coraggiosa,
partecipatissima, dove finalmente si è ritrovata tanta gente lontana dai partiti, disaffezionata rispetto alla politica, appare solo come un goffo
tentativo di sminuire un successo da parte di chi non c'era e non ha visto l'entusiasmo  di tutti nel ritrovarsi a parlare, discutere, proporre in una visione orizzontale e democratica di capacità e competenze e che potrebbe davvero essere lo sguardo nuovo sul futuro di tutta la sinistra. Tristemente viene in mente la favola della volpe e l'uva: non riuscendo a raggiungerla, si dice che non piace...


Franco Giglio
Presidente provinciale SEL