Caro Alberto,
Ti scrivo queste poche righe non per attaccarTi, essendo io un tuo avversario politico, ma perché vorrei condividere con Te alcune riflessioni su questa campagna elettorale. Mi trovo a Siena, dove studio Scienze Politiche, e quando ho pensato di scriverTi ho messo in conto la possibilità che qualche malpensante potesse dire:" Non è farina del suo sacco, non hanno più cosa inventarsi".
Ma avere nemici e avversari è un rischio che si considera preventivamente quando si fa politica e la si fa con passione. Marsala tra qualche giorno avrà un nuovo sindaco e di questo, comunque vada, ne saranno felici i cittadini e la città, dopo tanti mesi in cui è mancata una guida politica.
Tuttavia questa campagna elettorale è stata "drogata" da troppi scontri e da troppe offese, che di politico hanno ben poco.
Ho sentito il bisogno di scriverTi proprio per chiedere a Te di fermare certe illazioni. Non è bello sentirsi dire:"Chi sostiene Massimo è un mafioso". È una cosa che fa male a noi sostenitori, ma che fa molto male soprattutto a Massimo e alla sua famiglia. Perché per dire che "la mafia è una montagna di merda" non bisogna appartenere solamente a una parte politica.
Quanto sarebbe stato bello affrontare tutta la campagna elettorale confrontandosi sui programmi, sulla loro fattibilità, sui loro tempi di realizzazione e sulle risorse necessarie per far fronte alle spese che implicano.
Invece, come ahimè si fece 3 anni fa, gli elettori sono stati bombardati da notizie poco veritiere e sono stato posti di fronte a una scelta tra il bene e il male.
A me questo sa molto poco di politica!
Sono sicuro che quando Tu e i Tuoi amici leggerete questa lettera penserete subito che anche da questa parte qualcuno ha offeso Voi. Io personalmente non l'ho fatto e non lo ha fatto il gruppo di ProgettiAmo Marsala, di cui mi onoro di essere uno dei fondatori. Ma sono testimone diretto del fatto che la maggior parte degli amici della nostra colazione, durante l'opera di convincimento dei cittadini, spesso hanno iniziato i loro discorsi dicendo:"Non mettiamo in dubbio che sia una persona perbene, tuttavia...". E da qui partivano le argomentazioni politiche.
Questa premessa, i Tuoi sostenitori, l'hanno omessa o semplicemente hanno dimenticano di farla. Certo sono stati bravi ad utilizzare la comunicazione della "persona perbene".
Però il messaggio è stato deviato: di qua personA e personE perbene, di là personA e personE ... !!!
E così tutta la campagna elettorale, in cui si è cercato di spiegare da un lato perché si fosse perbene e dall'altro perché lo fossimo anche noi.
Però mi piacerebbe che questa lettera Tu non la leggessi con distacco, perché l'intento della stessa non è la mia volontà di farmi pubblicità o la ricerca degli ultimi consensi. Terminata la campagna elettorale ognuno di noi tornerà a fare ciò che faceva, eccetto chi sarà investito dell'onore e dell'onere di amministrare Marsala per i prossimi cinque anni. L'intento di questa lettera, della cui pubblicazione pochi sanno e tra questi non rientra il candidato sindaco che sostengo, è invitare Te e Massimo a fare un gesto d'amore verso la città. Sarebbe bello se entrambi vi faceste fotografare di fronte l'ingresso del Comune stringendovi la mano, in segno di augurio reciproco. Il mio desiderio è che tale fotografia possa diventare il simbolo di questa campagna elettorale così forte nei toni, un simbolo di pacificazione e di rispetto nei confronti dei rispettivi elettorati.
Auguri a Te Alberto, auguri al mio amico Massimo, AUGURI MARSALA !
Vincenzo Alagna