Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
18/06/2015 06:30:00

Lettera aperta al nuovo Sindaco di Marsala sulla situazione delle casse del Comune

 Sento mio dovere esprimere, come cittadino marsalese, sincere congratulazioni al Sindaco Alberto Di Girolamo e agli assessori tutti ed in particolare a quelli di mia conoscenza, Anna Maria Angileri, Agostino Licari e Clara Ruggeri.

Persone degnissime di cui ho potuto apprezzare personalmente e nel tempo le qualità in campo professionale e nei rapporti umani.

In questa tornata elettorale ho convintamente sostenuto Massimo Grillo ed ho avuto la fortuna e il piacere di conoscere la sua famiglia: una famiglia meravigliosa, unica, ispirata ad alti valori etici che ha fatto della solidarietà, dell’impegno sociale, della fratellanza, un percorso ed una condotta di vita. Un abbraccio forte e sincero!

Mi rivolgo al nuovo Sindaco di Marsala nella speranza che sia il Sindaco di tutti. La città ne ha bisogno.

Spero che si mettano da parte le diatribe e gli egoismi tutti e che possano essere messe in atto quelle iniziative necessarie al miglioramento delle condizioni economiche e sociali di ogni cittadino marsalese.

I settori dell’agricoltura, dell’edilizia, dell’artigianato, dei servizi sono praticamente fermi. Sempre più famiglie e cittadini soffrono gli effetti della crisi economica e si rivolgono al Comune e ad associazioni caritatevoli. La mancanza di lavoro spiega l’esodo dei giovani e l’invecchiamento costante della popolazione.

Mai come questa volta, tanti cittadini non potranno pagare quanto loro dovuto, in special modo chi vive di agricoltura e di piccole attività commerciali ed artigianali.

La situazione desta allarme ed è inquietante anche l’analisi delle somme che il Comune deve ancora riscuotere.

Recentemente ho visionato il Libro Giornale Accertamenti del Comune di Marsala alla data del 31/12/2014 – Esercizio 2015 – relativamente al Titolo 1 – Entrate Tributarie – Pagine n. 6 ed al Titolo 3 – Entrate Extratributarie – pagine n. 8.

Dati che vado a sintetizzare nella sottostante tabella:

ENTRATE TRIBUTARIE

 

ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

TITOLO 1

 

TITOLO 3

 

IMPORTI DA INCASSARE

 

IMPORTI DA INCASSARE

RESIDUI 2014

12.635.195,48

RESIDUI 2014

6.815.554,93

RESIDUI 2013

8.116.004,51

RESIDUI 2013

3.635.063,21

RESIDUI 2012

5.894.755,56

RESIDUI 2012

4.958.934,68

RESIDUI 2011

4.581.009,52

RESIDUI 2011

49.499,50

RESIDUI 2010

2.950.693,35

RESIDUI 2010

13.150,83

RESIDUI 2009

20.180,81

RESIDUI 2009

-

RESIDUI 2008

-

RESIDUI 2008

55,99

RESIDUI 2007

170,77

 

 

 

34.198.010,00

 

15.472.259,14

 

 

 

 

TOTALE ENTRATE DA INCASSARE AL 31/12/2014

 

49.670.269,14

 

Devo riconoscere che, da cattivo cittadino, non conoscevo minimamente tale preoccupante situazione, soprattutto in considerazione del fatto che, statistiche alla mano, la percentuale effettiva di riscossione è mediamente del 60-70% e per alcune entrate (ruolo multe del codice della strada) la percentuale si abbassa al 20%. Se ne deduce che circa 5/10 milioni di € difficilmente potranno essere riscossi dal Comune.

Considerato che le imposte rappresentano il 70% delle entrate proprie, essendo venute meno le risorse assicurate dai trasferimenti dello Stato e persistendo la crisi economica attuale che investe in modo particolare il settore principale della nostra economia e cioè il comparto vitivinicolo, l’Ente comune potrebbe trovarsi, vuoi o non vuoi, ad affrontare una situazione di default (dissesto finanziario).

Perdurando tale situazione di crisi economica le mancate riscossioni sono destinate ad aumentare e potrebbero creare non poche difficoltà di gestione per l’Ente comune.

In altri termini il Comune rischia, nel breve, di avere difficoltà notevoli nell’erogazione dei servizi essenziali per la cittadinanza.

Oltretutto, i residui attivi inseriti nei bilanci sono serviti per coprire la spesa corrente e sono stati contabilizzati come crediti che il Comune non sempre e per una buona percentuale riuscirà ad incassare.

Quindi nella sostanza si tratta di crediti che nel corso degli anni, se diventano inesigibili, possono generare deficit e debito.

Con il decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 correttivo delle norme del 2011 in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio di Regioni ed Enti locali, poi, i rendiconti  dovranno essere più fedeli alla realtà infatti le amministrazioni dovranno procedere al “riaccertamento straordinario dei residui”,  senza  applicazioni di quelle appostazioni contabili che, sino ad oggi, ne hanno alterato gli equilibri celando spesso deficit strutturali.

Le conseguenze previste per i Comuni inadempienti sono alquanto onerose: Si rischia, infatti, lo scioglimento del Consiglio Comunale.

E’ bene che chi ha dato la disponibilità ad amministrare la città ed è stato eletto sia ai più alti livelli che da semplice consigliere mediti su questi aspetti.

Il Sindaco, insieme ai suoi assessori, è chiamato a fare propria la missione dell’Ente che è quella di assicurare l’erogazione di adeguati livelli dei servizi essenziali per la cittadinanza e di realizzare quanto ha programmato per il proprio ambito territoriale, impiegando, con una molteplicità di azioni, le risorse reperite secondo criteri, ormai validi anche per il pubblico, di efficienza, efficacia ed economicità.

A tal proposito per avere una vision completa delle azioni da intraprendere, consiglio di valutare anche i programmi formulati dei suoi “avversari” politici, considerato che, secondo il parere di chi scrive, qualche proposta avanzata proprio peregrina non è.

Per Marsala, ad maiora!

---------------------------

Mi sia consentito, infine, di rivolgere un saluto personale all’amico Leo Giacalone.

Caro Leo, a volte riconosco che faccio fatica a capire le cose, specialmente quelle di natura tecnica. Che ci vuoi fare!!!!

Riconosco che c’è stato un tempo che mi era più facile poi, forse con l’età, si comincia a perdere un po’ di queste capacità.

Per ricordarlo a me stesso quel tempo era quando ti ho sostenuto, spendendomi attivamente, per le elezioni regionali dove tu sei stato candidato ed anche per il ballottaggio delle comunali del 2007 dove il candidato sindaco eri, mi pare, sempre tu.

Considerato che la campagna elettorale è terminata e tra persone civili non si deve serbare acredine e rancore, ti invito, se vuoi, a prendere un caffè. Il mio numero di cellulare è sempre lo stesso.

 

Giacomo Laudicina

 

Dottore commercialista – Revisore legale