Al Comune di Marsala avevano dimenticato dove si trovasse la fascia tricolore. Tanto tempo era passato dall’ultima volta che l’indossò qualcuno. Alberto Di Girolamo ieri mattina l’ha ricevuta dalle mani del commissario strordinario Giovanni Bologna, che in dieci mesi si è fatto vedere poco in città, per i suoi tanti incarichi alla Regione.
Ora la indossa lui, il sindaco cardiologo, che ieri si è insediato al Comune. "Nella mia vita mi sono aspettato di tutto ma non di fare il sindaco. Sono onorato di questa fascia", ha la voce rotta dalla commozione Di Girolamo nelle sue prime parole davanti la scrivania del sindaco.
E’ impassibile. Aspetta il suo turno, ascolta la proclamazione, canta a malapena l’inno, ascolta l’addio di Bologna. Poi tocca a lui prendere il timone. Ma l'emozione è tanta.
"Cercherò di essere degno di questo ruolo e di non deludere i cittadini - e qui si interrompe ancora, riprende fiato, e via - sarò il sindaco di tutti i marsalesi. Faremo di tutto perchè ci sia legalità e trasparenza massima, per creare più occasioni di lavoro, per i ceti più deboli, per i nostri ragazzi che sono fuori". Di Girolamo ha voluto fare tutto ieri, primo discorso, giuramento degli assessori, prima conferenza stampa. "Perchè da domani mattina dobbiamo metterci subito al lavoro. Dobbiamo lavorare insieme, insieme cambiamo Marsala, dal dipendente che sta alla porta al massimo dirigente”. Proprio quei dirigenti a cui non le ha mandate a dire durante la campagna elettorale, parlando anche di favoritismi, di “amici degli amici”. Ora vuole “tempi europei, tutto il Comune farà squadra - dice ancora ai dipendenti - la gente ci guarda, dobbiamo dare l'esempio. Noi dobbiamo rispettare le regole. Le auto si parcheggiano fuori dal comune. Massimo rispetto per i cittadini che sono quelli che ci danno il lavoro", ricorda ai dipendenti.
Subito dopo, il giuramento degli assessori, formalmente nominati dal sindaco: Annamaria Angileri, Lucia Cerniglia, Clara Ruggieri, Agostino Licari, Enzo Sturiano e Salvatore Accardi. Dopo le foto di rito, la prima conferenza stampa del sindaco Alberto Di Girolamo. Una cosa veloce, improvvisata, perchè, dice, non possiamo perdere tempo. "Il mio vice? Ancora dobbiamo decidere, devono essere distribuite le deleghe. Il presidente del consiglio comunale? Deciderà il consiglio comunale, non deve essere il sindaco ad imporlo". Anche se da Nino Oddo arriva la prima tiratina di giacchetta. Il leader trapanese del Psi chiede, nel suo messaggio di auguri, che la presidenza del consiglio comunale venga data ad Oreste Alagna, che ha già ricoperto il ruolo durante l’amministrazione Carini, e non ha lasciato ottimi ricordi. “Nino Oddo può aspirare ad avere il suo presidente del consiglio, ma non lo decido io”.
E poi la pulizia della città "dal centro alle campagne, ve lo assicuro, piazza Loggia sarà pulita quanto i quartieri". “Ci sarà massima trasparenza, per il bilancio e per tutto quello che faremo”gli eventi estivi "ci siamo insediati adesso, vediamo se ci sono soldi e cosa si può fare. Se non ci sono molti soldi chiederemo agli artisti di darci una mano". E’ cominciata così l’era Di Girolamo.