In occasione della ricorrenza della Giornata Mondiale del Rifugiato "Mulini Contro Vento-Storie di Moderni Don Chisciotte" (su Rmc 101, ogni sabato a mezzogiorno, con Sara Manzo) ha ospitato gli interventi di alcuni degli attori locali operanti nel settore.
Gentile ed esplicativo il contributo di Luisa Bianco, Field Officer dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), che ci illumina su ruolo e funzioni dell'organizzazione nello specifico sul nostro territorio.
Ma Luisa è anche Referente per la Sicilia Occidentale del Progetto Praesidium, avviato nel 2006 a Lampedusa con la costituzione di un presidio atto a far fronte all'impellente esigenza di rafforzare le capacità di accoglienza e dei servizi per coloro che raggiungono il sud Italia via mare.
Praesidium realizato dal Ministero dell'Interno in partenariato con diverse realtà umanitari quali UNHCR, l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), la Croce Rossa Italiana (CRI) e Save the Children Italia è stato co-finanziato dall'Europa solo per i primi sei mesi del 2012 e si è rivelato un utile strumento di monitoraggio del fenomeno migratorio.
Daltronde i dati parlano chiaro, le rotte migratorie nel mediterraneo sono sempre più trafficate e dirette principalmente verso le coste del Sud Italia, Sicilia in prima linea d'accoglienza, e Grecia.
Nel 2014 dei 219000 migranti giunti in Europa 170000 sono arrivati in Italia e nei primi mesi del 2015 siamo buon punto con olter 46000 arrivi.
Scorrendo i report dell'Alto Commissariato UN il dato più sconcertante riguarda i dispersi. Se per l'intero 2014 il numero di migrantes che non hanno raggiunto la terra ferma è stato di 3500 già nel maggio 2015 appare un toccante 1850.
“Io So(g)no in Italia” è l'evento organizzato dal Consorzio Solidalia in collaborazione con diverse realtà locali, per celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato. Maria De Vita, presidentessa del Consorzio, ci racconta la sua esperienza partita nel 2006. In provincia di Trapani la costituzione di tanti piccoli centri di accoglienza (CIE, CAS, SPRAR) piuttosto che uno grande, ha sicuramente reso più digeribile da parte della popolazione l'arrivo di tali attività, permettendo una lentissima ma esistente integrazione dei beneficiari nel tessuto sociale circostante
L'evento rappresenta un'importante occasione di incontro e conoscenza con i ragazzi della rete di accoglienza, un'opportunità per i cittadini di aprirsi alla differenza che non può che arricchire.
Si parla spesso di immigrazione, ma quante volte l'asciamo che siano gli stessi interessati a raccontarsi. Kossi Djaka è emigrato dal Togo ormai dieci anni fa. Un breve giro vorticoso tra Asia e Africa per poi giungere in Italia a Milano, grazie proprio all'UNHCR ed al sistema di protezione per i rifugiati. Dunque si può emigrare anche senza barcone e per esempio come ha fatto Kossi si può dopo aver seguito un corso per Mediatore Interculturale trovare impiego presso diversi enti che operano nel campo dell'immigrazione contribuendo in maniera importante al disbrigo del lavoro crescente. A parte che per la lingua, Kossi dice di non aver incontrato particolari difficoltà nell'integrarsi e che sicuramente è il lavoro il mezzo fondamentale attraverso cui partecipare attivamente alla vita della realtà cittadina ospitante.
La puntata n.9 di Mulini Contro Vento – Storie di Moderni Don Chisciotte si conclude con l'intervento di Sandro Mauceri che si occupa di temi relativi alla geopolitica per conto di diverse testate online.
Sandro ci fa un quadro parecchio dettagliato dello scenario che determina le dinamiche migratorie ciò che emerge con maggiore forza è che nel 2015 non si migra solo per fame o per guerra, ma si lascia la propria terra ed i propri cari soprattutto per mancanza di lavoro nella speranza di un futuro migliore, magari simile a quello dei telefilm americani.
Tra le tante cause dell'intensificarsi dei flussi migratori negli ultimi anni c'è sicuramente il Land Grabbing, attività di espropriazione delle terre, spesso indebita, da parte delle multinazionali in cerca di nuovi giacimenti minerari o di aree da coltivare intensivamente.
La puntata di sabato 20 giugno 2015 è stata solo l'apertura di un'enorme parentesi dedicata al tema dell'immigrazione. Mulini Contro Ventro tornerà sull'argomento ogni qualvolta si presenti la necessità di informare e puntualizzare nella consapevolezza che trovare un responsabile a tale ingiustizia sia piuttosto complicato. Come complicato è capire come mai al tempo della globalizzazione sia sempre più semplice ed agevolata la libera circolazione di merci e stili di vita mentre lo spostamento di esseri umani a prescindere dal fatto che scappino da una guerra, dalle persecuzioni dalla povertà o che cerchino semplicemente un posto migliore dove vivere diventi sempre più difficoltoso.