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27/06/2015 10:43:00

Rapinarono un anziano a piazza del Popolo. Misure cautelari per due marsalesi

La polizia di Marsala ha eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare a carico di Sanna Sebastiana, classe 85’ e Fiorino Vito, classe 45’, per il reato di rapina aggravata. I due sono ritenuti responsabili di una violenta rapina commessa qualche mese fa ai danni di un anziano in pieno centro a Marsala.
Su disposizione del Tribunale di Marsala, la prima è stata tratta in arresto e posta ai domiciliari ed al secondo è stato applicato l’obbligo di dimora.
Questi i fatti.
Lo scorso 29 novembre, personale della Squadra Volante del Commissariato interveniva in Piazza del Popolo per segnalazione di rapina. Sul posto, la vittima, prima di essere trasportata al pronto soccorso a seguito delle lesioni riportate, riusciva a raccontare quanto accaduto agli agenti, descrivendo anche le fattezze fisiche dei due aggressori.
In particolare, riferiva di essere stato avvicinato con un pretesto da una donna di giovane età, la quale, improvvisamente, gli strappava di dosso il bracciale e la collana. Ne seguiva una colluttazione, alla quale prendeva parte anche un uomo, che lo minacciava con un bastone, intimandogli di lasciare la refurtiva. I due, impossessatisi del bottino, si davano alla fuga a bordo di un’autovettura di colore bianco, della quale l’anziano rapinato riusciva a rilevare alcuni numeri di targa.
Tali circostanze venivano confermate anche da un testimone oculare presente al momento dei fatti.
Sulla base delle dichiarazioni della vittima e del testimone, gli investigatori del Commissariato, grazie alla approfondita conoscenza dei pregiudicati del luogo,  fin da subito hanno sospettato di Sanna e  Fiorino.
Da qui sono partite le indagini per la ricerca delle prove utili alla certa identificazione degli autori del reato.
Alla vittima è stato mostrato un album fotografico con le immagini di soggetti pregiudicati per reati contro il patrimonio, tra le quali l’anziano riconosceva  i due autori del reato.
Fiorinoè è stato poi rintracciato presso la sua abitazione, e lo stesso è intestatario di una autovettura del tutto simile per colore e modello a quella a bordo della quale i rapinatori si erano dati alla fuga e che riportava un numero di targa sovrapponibile a quello in parte rilevato dalla vittima nell’immediatezza dei fatti.
Questi riscontri investigativi, che permettevano di provare con assoluta certezza la responsabilità dei due soggetti, venivano trasmessi all’Autorità Giudiziaria, che avallava l’operato degli investigatori, emettendo le misure cautelari eseguite oggi.