Tra i primi roghi e le inchieste sulle truffe negli appalti, in Sicilia ancora non viene varata dalla Regione la campagna antincendio. Questa sarà una settimana cruciale, perchè è previsto di nuovo gran caldo, e probabile scirocco. Eppure non si muove nulla, dopo l'approvazione all'Ars della finanziaria intoppi burocratici hanno impedito di avviare al lavoro i braccianti della forestale. Domani alle 11.30 davanti palazzo d’Orléans a protestare sarà il sindacato dei forestali in Sicilia, che rivendica in una nota «l’avviamento della campagna antincendio in tutta la Sicilia» con massima celerità «attraverso l’utilizzo di tutto il personale in organico; cioè, senza la decurtazione del 20%, annunciata, di tutti gli addetti alla manutenzione, compresi gli stagionali, in maniera da recuperare i tempi perduti con la pulizia dei boschi e presidiarli». . Il servizio sarebbe dovuto essere pronto il 15 giugno scorso. Nella nota, inoltre, si legge:
«Attivare la campagna antincendio, con il patrimonio boschivo ridotto a una vera e propria polveriera, riduce notevolmente i rischi d’incendi, ma non li elimina, poiché i boschi non sono stati interessati in tempo utile da lavori di prevenzione. E’ necessario recuperare il tempo perduto prima che lo scirocco alimenti i roghi e distrugga i boschi. Le cifre record degli incendi boschivi l’anno passato dovrebbero far riflettere: 700% in più rispetto al 2013».
La dotazione dovrebbe essere composta da quattro elicotteri schierati tra Palermo, Randazzo, Vizzini e Valderice. Inoltre, nel periodo ancora più presumibilmente caldo tra la metà di luglio e agosto, dovrebbe essere garantito il supporto di aerei ed elicotteri della Protezione civile nazionale. In assessorato replicano che i tempi tecnici sono dilatati per via delle visite mediche in corso, mentre nulla si può fare sul taglio dei 1400 forestali, perchè già approvato con la legge finanziaria. I forestali in Sicilia sono 5.500.