Ma davvero nella loro agenda c'erano appuntamenti più importanti rispetto a quello, fondamentale, di rispettare i patti con Ryanair e di salvare l'aeroporto di Trapani? Eppure è andata così: ieri c'era una riunione fondamentale per il futuro di Trapani Birgi. I sindaci dovevano vedersi di nuovo per guardarsi negli occhi e cominciare a mettere i soldi che mancano (due milioni di euro) per non fare andare via Ryanair. E invece la maggior parte di primi cittadini o loro delegati non si sono presentati, facendo mancare, di fatto il numero "legale" di questo improvvisato e maldestro comitato di primi cittadini. Il presidente della Camera di Commercio Pino Pace non nasconde la sua irritazione, ed ormai sono imminenti le sue dimissioni da coordinatore di questo tavolo. Per la cronaca, i Comuni presenti erano: Trapani, Castellammare del Golfo, Poggioreale, Valderice, Salemi, Favignana, San Vito Lo Capo, Paceco, Marsala e Calatafimi-Segesta. In questo modo si continua a non fare chiarezza su come onorare l'accordo con la società Ams, che gestisce i diritti di Ryanair. Mancano due milioni di euro. Ryanair ha già fatto sapere di ridurre drasticamente i voli. L'accordo è di due milioni di euro per tre anni. Il problema è che i Comuni non hanno soldi. Marsala ha versato il 2014 (300.000 euro) ma non il 2015, Trapani ha versato solo la metà del 2015 (150.000 euro). In difficoltà anche i piccoli Comuni. Valderice, ad esempio, deve 80.000 euro, ma è in grado di versarne solo 20.000, in attesa di capire il gettito della tassa di soggiorno. Per la terza annualità (2016) i Sindaci vorrebbero che l'Airgest concedesse loro parte della quota ricevuta (5 milioni di euro) per il ristoro dei danni della guerra in Libia nel 2011. Ma di questo passo al 2016 non ci si arriva. Ryanair se ne va prima...