Non è certamente il momento di “fare autocritica”. Abbiamo vinto. Ha vinto prima di tutto Alberto Di Girolamo, che con un linguaggio schietto e un progetto credibile, ha conquistato la fiducia dei suoi concittadini. Hanno vinto i cittadini di Marsala, nessuno escluso, che hanno partecipato e hanno preteso un ruolo da protagonisti nelle scelte politiche della città.
Ha vinto tutto il Partito Democratico della Provincia di Trapani, che è stato esempio di coerenza e di unione ed ha saputo dare prova di grande lavoro di squadra. E il risultato è stato chiaro. A Marsala, infatti, dopo tanto tempo, sono state poste in essere le giuste prerogative per una vittoria netta.
Ed è proprio questo, infatti, che accade quando la politica “trascina” i giovani e li coinvolge in gran numero, non solo quali cittadini responsabili nelle scelte politiche della città, ma anche nella composizione stessa del nuovo Consiglio Comunale, che a Marsala si caratterizzerà per la presenza di un gruppo del PD in gran parte rinnovato.
Inoltre sono state coniugate l’esperienza e lo spessore di chi da tempo è impegnato in prima linea per la crescita del territorio di Trapani, con la sola “strategia” oggi possibile, ascoltare la gente. Al riguardo vanno ricordati i numerosi incontri, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Vicepresidente dell’A.R.S. On. Giuseppe Lupo, il Capogruppo del PD alla Camera dei Deputati On. Ettore Rosato, il Presidente del gruppo parlamentare del Pd all’A.R.S. On. Baldo Gucciardi, l’Assessore Regionale ai beni culturali Antonio Purpura, con il supporto costante dell’On. Antonella Milazzo, del Segretario Provinciale Marco Campagna e dei molti dirigenti locali, oltre ai tanti simpatizzanti che fin da subito hanno manifestato interesse per la “questione marsalese”.
Merita poi apprezzamento il fatto indubbiamente premiato dagli elettori, che la campagna elettorale sia stata contraddistinta dal buon senso e dalla correttezza. Così, politicamente corretto ed entusiasmante è stato ritrovare fianco a fianco i due grandi “combattenti” delle primarie, Alberto Di Girolamo e Annamaria Angileri, i quali adesso potranno collaborare e fare del proprio meglio per la ripresa della città.
E, in effetti, le primarie del PD per la scelta del candidato Sindaco di Marsala, alle quali avevano partecipato circa seimila persone, si erano già svolte in modo olimpico, in un clima di reciproco rispetto e toni composti tra i candidati. Ciò ha reso possibile l’instaurazione di grande sinergia che oggi si traduce soprattutto in termini di responsabilità per il Partito Democratico di provvedere alla risoluzione delle principali emergenze della città. Tante sono, infatti, le difficoltà: prima tra tutte rimettere in moto una macchina amministrativo-burocratica in buona parte paralizzata. A tal fine sarà fondamentale il contributo di tutta la giunta che, inizialmente, dovrà senz’altro lavorare in squadra. Ciò posto, occorrerà provvedere alla questione dello smaltimento rifiuti, di primaria importanza soprattutto nelle zone periferiche.
Occorrerà inventiva per la valorizzazione del territorio e il miglioramento del decoro urbano sia in centro che nelle contrade. Qui sarebbe opportuno istituire, o eventualmente valorizzare, la figura del “responsabile di contrada”, che, a titolo gratuito, sia preposto ad evidenziare solertemente all’amministrazione comunale quelle problematiche che necessitano di un’immediata risoluzione. E’ il caso, ancora una volta, della riserva naturale dello stagnone, la cui bellezza decantata da turisti e cittadini, si è sempre scontrata negli anni con la totale assenza di servizi, compresa la pulizia delle strade e delle spiaggette naturali frequentate dai bagnanti. Sarebbe necessaria la manutenzione dei pontili ormai in pessime condizioni e la creazione di cunette o rallentatori stradali per garantire maggiore sicurezza a turisti e habitué della zona.
Non è escluso, infatti, che la nuova amministrazione possa intervenire in merito a determinate questioni che, al limite della competenza comunale, rientrerebbero nel problematico alveo delle materie di competenza della ex Provincia di Trapani, oggi “Libero Consorzio” in attesa di nuova regolamentazione. E perché no, valutare l’opportunità di tornare ad autorizzare, con l’osservanza di regole tassative, la navigazione all’interno della laguna, stante che la preservazione della stessa, attraverso un divieto generalizzato di diporto nautico, si sia dimostrata attualmente un’aspirazione vana, poiché essa appare piuttosto trascurata e in condizioni di degrado.
Infine, c’è davvero motivo di ritenere, che il percorso di cambiamento avviato all’interno del Pd costituisca un’evoluzione a rafforzamento della politica del fare. Certo, è pur vero che non mancano le difficoltà. Lo dimostrano, da una parte, anche le ultime tribolazioni del governo regionale nella singolare gestione del dialogo con i rappresentanti nazionali e regionali del partito. Ma, dall’altra, vanno riconosciuti i meriti che proprio a livello regionale, e in provincia di Trapani, i democratici hanno saputo ottenere, raggiungendo obiettivi di fondamentale importanza per il territorio e mantenendo sempre alto il livello del dibattito politico. E’ il caso, ad esempio, del lavoro compiuto per la tutela del Consorzio Universitario di Trapani e dell’Aeroporto Vincenzo Florio di Birgi.
In conclusione, quindi, l’auspicio è che, con tali prerogative e con una rappresentanza di spessore, Marsala possa tornare ad essere un rinnovato “salotto culturale” della Sicilia occidentale, e che da Marsala si riparta con il medesimo impegno, affinchè si ritrovino la volontà e le capacità di eguagliare presto questo risultato nel resto del territorio.
Marcello Linares
(Partito Democratico)