Inizierà il prossimo 14 ottobre, davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Caltanissetta, il processo d'appello in abbreviato per la strage di Capaci. Tre gli imputati: Giuseppe Barranca, 59 anni, Cristofaro "Fifetto" Cannella, 54 anni - entrambi esponenti della cosca mafiosa di Brancaccio - e il pescatore Cosimo D'Amato, 60 anni, che avrebbe aiutato i killer a reperire da residuati bellici sepolti in mare l'esplosivo utilizzato per l'attentato costato la vita a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e agli agenti di scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.
Barranca e Cannella sono stati condannati all'ergastolo in primo grado dal gup David Salvucci, mentre D'Amato si è visto infliggere 30 anni. Non ha invece presentato appello il pentito Gaspare Spatuzza e quindi è diventata definitivala condanna a 12 anni per la strage; a Spatuzza venne applicato lo sconto di pena per i collaboratori di giustizia visto che con le sue dichiarazioni aiutò gli inquirenti a fare luce sul ruolo della famiglia mafiosa di Brancaccio nell'attentato del 23 maggio '92.
Davanti alla Corte d'Assise nissena è invece in corso il processo di primo grado ad altri cinque imputati, accusati di avere avuto un ruolo nella strage e che hanno scelto il rito ordinario.