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01/08/2015 06:30:00

Marsala. Record in consiglio comunale. Dopo un mese la maggioranza è in tilt

 Nervi tesissimi nella maggioranza che sostiene il sindaco Alberto Di Girolamo in consiglio comunale. Una spaccatura netta a Sala delle Lapidi, che mette in piazza, alla mercè di tutti, i malumori e disaccordi maturati in appena un mese di consiliatura. Si è cominciato con la votazione del presidente del consiglio comunale, con Enzo Sturiano riconfermato dopo “l’intervento dall’alto” per convincere Antonio Vinci a ritirare la sua candidatura. Poi con la spartizione delle presidenze delle commissioni, con il Pd che si è ingarbugliato in calcoli e controcalcoli, e gli altri gruppi che sono andati in tilt. E sempre su questo filone il Psi, rimasto amareggiato per il blitz nella prima commissione in cui è stato eletto presidente, con la compartecipazione di due membri di maggioranza, un membro dell’opposizione, e non Letizia Arcara come si era deciso.
Giovedì sera, in consiglio comunale, il patatrac al momento di votare il nuovo regolamento della Iuc, l’imposta unica comunale. Un regolamento redatto dall'amministrazione comunale che avrebbe portato un aumento dell'imposta pari al 3%.
Al momento della votazione la maggioranza che sostiene il sindaco Alberto Di Girolamo si è spaccata e l'atto è stato bocciato. Il gruppo del Partito Socialista, che comprende 3 consiglieri, ha votato con l'opposizione contro il provvedimento. Mentre si è astenuto, sempre per la maggioranza, il consigliere Alessandro Coppola, di Una voce per Marsala. Il voto ha sconquassato gli animi dei consiglieri di maggioranza. Il presidente Enzo Sturiano ha subito chiudo la seduta aggiornando i lavori a mercoledì. Con la bocciatura del provvedimento, in sostanza, rimane in vigore il regolamento dello scorso anno. La cosa comporterà circa 400 mila euro di minori introiti nelle casse comunali, ma i cittadini risparmieranno sull'Imposta comunale. In aula c'erano gli assessori Licari , Ruggeri e Accardi. Oltre al doubble face, Enzo Sturiano, presidente e assessore. E proprio i socialisti, gruppo di maggioranza, sono quelli più decisi, col dente avvelenato. “Chiediamo le dimissioni di Enzo Sturiano da assessore. Deve scegliere, non può fare entrambe le cose. Si diano immediatamente le deleghe e si coinvolgano di più i consiglieri comunali”, ha detto Michele Gandolfo.
Tutti aspettano la mossa del sindaco. I consiglieri di maggioranza si aspettavano già ieri una riunione urgente convocata dal sindaco per mettere in ordine le cose. Ma Di Girolamo, che è anche il segretario del Partito Democratico, non si è fatto sentire. Le mille anime della maggioranza, e si è soltanto ad un mese e mezzo dalle elezioni. In questo l’amministrazione DI Girolamo è stata velocissima. Con Giulia Adamo la prima spaccatura nella maggioranza si è avuta dopo l’estate, al momento del Bilancio. Qui si è fatto prima. E non si escludono nelle prossime settimane, se non ci si mette tutti attorno a un tavolo, cambi di casacca, o passaggi in opposizione.
Se la maggioranza è spaccata l’opposizione va a nozze, e invia una nota congiunta firmata da tutti i consiglieri di opposizione con la quale si chiede al sindaco di venire a riferire in aula alla prossima seduta utile. Eccola.


Nei giorni scorsi erano emerse le prime contraddizioni legate ad accordi politici palermitani che il sindaco e la sua coalizione non sono in grado di onorare. Ieri, al primo appuntamento politico più importante, per l’approvazione delle percentuali di ripartizione dell’imposta unica comunale, la maggioranza non ha retto.

I socialisti, infatti, vittime dell’accordo tutto interno al Pd di Gucciardi e Ruggirello, hanno votato contro l’atto deliberativo. Tutto ciò conferma ancora una volta che la coalizione a sostegno di Di Girolamo aveva l'unico obiettivo di vincere a tutti i costi senza alcuna progettualità politica ed amministrativa.

Noi consiglieri comunali dell’opposizione siamo preoccupati per l’evidente inconsistenza della coalizione che ha sostenuto Di Girolamo sindaco che, tra l’altro, continua a fuggire da ogni difficoltà.

Anche ieri, per esempio, per l’ennesima volta Alberto Di Girolamo non ha presenziato ai lavori del Consiglio Comunale, lasciando allo sbando tutti i suoi consiglieri.

Alla luce della prima grave defezione della maggioranza, chiediamo formalmente che il sindaco responsabilmente presenzi alla prossima seduta di consiglio comunale per riferire come intende procedere per fare uscire la città dalla più grave paralisi politico amministrativa che mai si ricordi nella storia della nostra città.

 

E una lettera aperta al sindaco la scrive anche Francesco Paolo Priulla, responsabile provinciale PLI, invitando Di Girolamo a dare qualche calcio in culo.

Caro Sindaco, anche se, come sa, non l'abbiamo votata, la consideriamo vincitore a pieno titolo, perché espressione della volontà dei cittadini. Quindi, merita da noi un rispetto che non avrà da altri. Come vede, neppure da parte di alcuni suoi alleati, che fanno parte di quel marciume che il PLI vuole rimuovere dalla politica. Anche lei deve essere risoluto e determinato, come noi. È un'operazione indispensabile per fare ripartire il paese. La crisi non è economica ma soprattutto morale. Ecco perché, almeno in questa fase, ci troverà al suo fianco, per infonderle quel coraggio che purtroppo le manca.
È vero che tolleranza e mediazione sono i requisiti fondamentali del buon politico. Ma ci sono dei momenti – come quello che lei sta attraversando – in cui servono i calci nel culo. E se lei non li tira non otterrà il rispetto che le serve per essere un buon sindaco.
Non può non aver capito che qualcuno, ritenendosi indispensabile e anche migliore di lei – forse addirittura già venduto all’avversario - vuole sfidarla a braccio di ferro. Lei deve reagire energicamente e subito. Se no, tutte le mediocrità che si è trascinato dietro, crederanno di poterla ricattare. E sarà la fine del suo mandato. Non è in ballo solo la sua dignità, ma anche la fiducia che chi l'ha votata ha riposto in lei.
Come sempre, il PLI è contro i prevaricatori e quindi dalla parte dei giusti. Se lei lo merita, saremo lealmente al suo fianco. Se, invece, si rivelerà debole, come sembra a prima vista, la lasceremo in balia di tutti coloro che l’aggrediranno vedendola titubante. Si guardi bene da tutte le caccole che lei ha beneficiato e – facendoli eleggere – ha avvolto di carta stagnola. Credono di essere diventati cioccolatini. Basta schiacciarli, però, perché si veda di che cosa sono fatti.