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14/08/2015 06:47:00

Marsala, ci sono oltre 200 Bed and breakfast. Tutti in regola? Difficile...

 Negli ultimi anni, anche a Marsala, i “B&B” sono proliferati, dando una boccata d’ossigeno a un’economia che con l’entrata in crisi del settore vitivinicolo, dagli anni ’80 in poi, a cascata è stata sempre più in affanno. Certo, a poter sfruttare questa nuova possibilità sono soltanto coloro che dispongono di immobili adatti e sufficiente denaro per ristrutturarli e adeguarli. Spesso sono attività a conduzione familiare. Per capire, comunque, le reali dimensioni che ormai questo settore ha assunto è sufficiente vedere quanti “B&B” sono stati censiti (e recensiti) a Marsala dalla nota agenzia on-line www.booking.com: ben 219 tra centro cittadino, litorale ed entroterra. Di questi, 23 sono a ridosso delle spiagge, 22 sono con piscina, 183 garantiscono ai loro ospiti un parcheggio auto, 123 il WiFi, 134 un servizio navetta con l’aeroporto, 128 sono disposti a ospitare anche animali (si presume domestici), 16 offrono un “centro benessere”, 12 reclamizzano caratteristiche per un “viaggio romantico”, 9 sono per “amanti del design” e 8 per “soggiorni di lusso”. L’offerta, insomma, è piuttosto varia e, in fondo, per tutte le tasche (o quasi). In questo affollato contesto c’è, però, la possibilità (almeno qualcuno lo teme) che non tutte le attività siano in regola. Cioè regolarmente autorizzate dal Comune e di conseguenza note al Fisco. Si teme, insomma, anzi c’è chi lo ipotizza, che, come scoperto recentemente a Trapani dai vigili urbani, ad operare siano anche “B&B” abusivi. I cui titolari, quindi, incassano “in nero” l’intera somma pagata dai turisti senza versare un solo centesimo di tasse. Ed essendo abusivi, inoltre, eludono anche la legge che impone di comunicare alla polizia l’identità di chi alloggia nelle strutture. Ci sarebbe materia, insomma, per inchieste, nei rispettivi ambiti di competenza, di vigili urbani e Guardia di finanza. Dopo la scoperta del “B&B” abusivo in via Salemi, a Trapani, il sindaco Vito Damiano ha dichiarato: "E' necessario individuare chi opera nell'illegalità a danno di tanti operatori corretti che pagano tasse, tributi e oneri vari. L'amministrazione comunale, con le iniziative contro l'abusivismo commerciale, intende tutelare non solo le regolari attività e, quindi, operatori e forza lavoro impiegata, ma anche lo sviluppo economico del territorio".

L'ABUSIVISMO NEL B&B. Sul web si rincorrono le offerte, una vera e propria invasione di B&B, case vacanza, affittacamere: si stimano irregolari più della metà delle strutture. I dati emergono da un confronto che Federalberghi, l’associazione degli albergatori di Confcommercio, ha effettuato tra i dati sulle strutture censite dall’Istat, e gli esercizi presenti su Tripadvisor, uno dei siti di prenotazioni online più cliccati, relativi alle principali città. L’abusivismo danneggia gli albergatori, che quest’anno devono fare i conti anche con l’aumento delle tasse di soggiorno, colpisce anche i turisti che spesso si ritrovano in camere al di sotto delle aspettative sia per i servizi offerti sia per la qualità delle strutture, e, non ultimo, si rivela una perdita netta per l’Erario.