La nave romana di Marausa va a Marsala. Ed è scontro. Da Trapani: "Vergognoso"

 E' ancora scontro Trapani-Marsala sulla Nave Romana ritrovata a Marausa.
Un reperto ambito, il cui restauro si sta ultimando a Salerno e a settembre dovrebbe tornare in zona. Dove? A Marsala, al Museo Lilibeo. La città ha incassato il via libera dell'Assessore Regionale ai Beni Culturali Purpura e quello del Soprintendente del Mare Sebastiano Tusa. La Nave Romana dovrebbe alloggiare in un promo momento accanto alla Nave Punica e poi spostarsi di qualche metro nel Baglio Tumbarello, adiacente al Baglio Anselmi che ospita il reperto punico.
Ma come ogni cosa che riguarda le due città più grandi della Provincia la questione della nave romana ha suscitato polemiche e campanilismi, da una e dall'altra parte. Semplice, a Trapani vogliono la Nave perchè è stata trovata a Marausa, che è territorio trapanese. Però non c'è una struttura museale adeguata per poterla ospitare. Allora ecco Marsala, con il Museo Lilibeo che ospita già la Nave Punica e si creerebbe quella concentrazione di reperti connessi che da anni auspicano gli archeologi.
Sono intervenuti più o meno tutti sulla questione, esperti, deputati regionali, consiglieri comunali, sindaci.
Paolo Ruggirello e Antonella Milazzo si erano schierati per la musealizzazione a Marsala, perchè così il Baglio Anselmi potrebbe diventare  "il Museo Navale tra i più importanti d’Italia e del bacino del Mediterraneo. Occasione pertanto di sviluppo per tutto il territorio".
Il sindaco di Trapani Vito Damiano e il deputato regionale del Psi Nino Oddo la volevano al Museo Pepoli di Trapani (anche se poi il socialista ha lentato la presa). Ma al Pepoli sarebbe andata sotto una copertura non proprio adatta.
Ora interviene anche il consigliere comunale di Trapani Ninni Barbera che giudica la collocazione del relitto a Marsala “vergognosa. Quello adotta dall'assessore regionale è un provvedimento mortificante per la città di Trapani”. E per Barbera occorre “una levata di scudi per far portare nel capoluogo quello che di fatto viene ad essere il reperto più importante della città”. Per Mimmo Fazio, consigliere comunale trapanese e deputato regionale, la collocazione a Marsala è la scelta più logica al momento. Esatto, al momento. Perchè Fazio pensa sempre alla collocazione a Marausa, dove è stata trovata o al recupero di alcuni capannoni alla Colombaia. Ma l'assessore regionale ha garantito che la Nave andrà a Marsala. Per Fazio la “colpa” è anche del sindaco Vito Damiano: “nonostante reiterate segnalazioni ed appelli di associazioni, di singoli cittadini, di consiglieri comunali, in questi anni, non sia mai giunto dal sindaco Vito Damiano un segnale di riscontro, una indicazione di possibile collocazione. Lo invito a muoversi in questa direzione, considerando l'allocazione a Marsala del reperto trovato nel mare trapanese, come una, pur prestigiosa, collocazione temporanea”.
A Marsala però, se arriva, la Nave dovrà restare molto a lungo. Perchè c'è un discorso di coerenza dei reperti, il carico di questa nave è già esposto al Baglio Anselmi, farà coppia con il relitto Punico. E poi qualche settimana fa sono stati ritrovati al largo di Marsala  il relitto di una nave da carico, verosimilmente risalente al III o II secolo a.C., ed alcuni degli oggetti che rappresentavano il carico della nave stessa, tra cui diverse anfore. Se dovesse essere estratta dal mare e restaurata troverebbe accanto ai due relitti la giusta collocazione.
Intanto è stato proposto un ordine del giorno in consiglio comunale a Marsala dal consigliere Arturo Galfano: “in queste circostanze il campanilismo c'è sempre. Ma c'è la volontà di tutti di collocare il relitto a Marsala e poi a Trapani non c'è posto”.