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29/08/2015 11:00:00

Dopo Milano per il Belice l'Expo si sposta a Selinunte

 Da gennaio l’esperienza dell’Expo2015 di Milano si tradurrà, in stile territoriale, presso il Parco archeologico “Vincenzo Tusa” di Selinunte. Ad annunciarlo è stato il presidente del Comitato “Expo Selinunte/Valle del Belice” Paolo Calcara, durante la conferenza di presentazione dell’iniziativa presso la piazzetta Sicilia alla kermesse di Milano. «Il progetto che sarà avviato da gennaio è quello di creare un’esposizione permanente, sullo stile di “Expo 2015”, delle pietanze tipiche dei territori che aderiscono al Comitato – ha detto Calcara – creando proprio nell’area hall del Parco una “piazza” enogastronomica che racconti i nostri territori e le nostre eccellenze attraverso il cibo, sia per i turisti stranieri che i visitatori del Parco. Ognuno degli undici comuni avrà un proprio sito espositivo, sullo stile delle piazzette di Expo Milano, dove far conoscere e degustare i prodotti tipici». Il Comitato mette insieme undici comuni del Trapanese (Castelvetrano, Campobello di Mazara, Santa Ninfa, Partanna, Gibellina, Salaparuta e Poggioreale) e dell’Agrigentino (Sambuca, Santa Margherita di Belice, Montevago, Menfi) insieme al Parco archeologico di Selinunte-Cave di Cusa “Vincenzo Tusa”.

 

IL CIBO, COSÌ SI RACCONTA IL TERRITORIO – È il cibo è l’elemento chiave di Expo (“Nutrire il pianeta” è il titolo dell’evento che si concluderà a fine ottobre a Milano). Per tre giorni il Comitato “Expo Selinunte/Valle del Belice” ha presentato le “eccellenze” della terra e della cucina, alternando degustazioni presso piazzetta Sicilia (con l’animazione del gruppo “Belice Folk” e la proiezione dei video-racconti), a pochi passi dall’albero della vita, e presso il cluster bio-mediterraneo, dove ieri sera si è tenuta una degustazione alla quale sono state invitate alcune delegazioni straniere. Ad apprezzare olio extra vergine d’oliva del comprensorio Campobello-Castelvetrano, olive, paté, i vini del comprensorio agrigentino (Sambuca, Menfi, Montevago) e il melone giallo di Gibellina, sono state, tra le altre, le delegazioni del Ghana, Russia, Usa e Lituania. «Attraverso il cibo che nasce nei nostri territori raccontiamo la nostra storia – ha detto Giuseppe Oddo, assessore di Sambuca di Sicilia – chi ha gustato, ad esempio, la minna di virgini, il dolce tipico di Sambuca, ha chiesto l’origine del nome ma si è pure incuriosito di conoscere Sambuca, paese di origine arabe, uno dei borghi più belli d’Italia, con un quartiere saraceno restauro da qualche anno, dove spicca la chiesa madre».

 

SULLE VIE DEL MELONE GIALLO PER CONOSCERE BURRI – Tagliato a tocchetti, “condito” con limone e mentuccia. Così è stato presentato ai visitatori di “Expo 2015” il melone giallo di Gibellina, un altro tipico prodotto del territorio di “Expo Selinunte/Valle del Belice”. Dolce, gustoso, frutto della terra generosa, il melone giallo è poco conosciuto rispetto agli altri frutti di stagione. «È pure chiamato il melone bianco – ha spiegato ai visitatori Giuseppe Zummo, assessore comunale a Gibellina – e bianco è anche il Cretto di Burri che per tutti noi cittadini di Gibellina è memoria e conservazione del dolore di una ferita lunga 47 anni dal sisma del Belice. Valorizzare le “eccellenze”, riscoprirle (come la pignulata, dolce antico di Gibellina) è il leitmotiv per condurre con mano il turista alla conoscenza dei nostri paesi, dei nostri paesaggi».