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02/09/2015 06:25:00

La nave romana di Marausa. La soluzione di Ruggirello? Un museo abusivo

Dove portiamo la nave romana di Marausa? La soluzione ce l'ha il deputato regionale Paolo Ruggirello: si fa un museo nel suo terreno, dove c'era la casa abusiva che ha demolito qualche tempo fa. Quindi, si fa un museo abusivo.
E' anche uno scontro interno, quello sulla musealizzazione della nave romana trovata a Marausa. Ci sono due città, Trapani e Marsala, che se la contendono. E' però soprattutto una questione politica, che sta surriscaldando gli animi a Trapani. Se le danno (verbalmente, s'intende) Paolo Ruggirello e il sindaco Vito Damiano.
Tutto nasce dalla “sfida”, come l'ha chiamata lui, lanciata da Ruggirello al sindaco trapanese. “Metto a disposizione il mio lotto di terreno a Marausa”, quello dove sorgeva la casa abusiva abbattuta da Ruggirello. “Il Sindaco Damiano ha più volte parlato di grande attenzione verso queste aree e oggi si presenta l'occasione per dimostrarlo. - dice Ruggirello,ricordando anche l'importanza di quest'area in quanto baricentrica fra due zone di riserva: lo Stagnone da un lato, le Saline dall'altro. “Marausa potrebbe essere l'anello di congiunzione di questa fascia costiera, lungo la quale, inoltre, sono previsti una serie di parchi che diventerebbero operativi con il piano regolatore. La trasformazione di questa frazione, che oggi rappresenta un buco nero, è a portata di mano”.

La nave, per Ruggirello, dovrebbe essere messa in un edificio che sorgerebbe dove c'era la sua casa, demolita perchè abusiva in quanto costruita a meno di 150 metri dal mare.

Damiano, tirato in ballo, definisce, a batticulo, quello di Ruggirello un “fantastico progetto” una “singolare proposta”.In attesa che possa realizzarsi magari entro i prossimi 10 anni – continua il sindaco – continueremo a cercare la soluzione”. Il primo cittadino trapanese ha poi detto che il vincolo dei 150 metri si applica sia nei confronti delle amministrazioni, dotate o meno di Piano regolatore, che dei privati. “Entro i 150 metri non si può realizzare nessun manufatto che non sia strumentale alla diretta fruizione del mare”. Damiano mette in campo un'ipotesi di interpretazione estensiva della norma, ossia bypassando il vincolo chiedendo una deroga alla Regione per un museo del mare con una opera collegata alla fruizione del mare. Qui si scende in tecnicismi. Ma il punto è anche un altro per Damiano: “Ruggirello, in caso di buona riuscita di questo percorso, è disposto a cedere la sua proprietà al Comune?”. Nel formulare la proposta il deputato regionale del Pd ha auspicato il superamento di “campanilismo e interessi personali”.

Il relitto di epoca tardo romana trovata dal signor Di Bono poco lontano dalla costa di Marausa nel 1999. Assieme al relitto vennero trovati anche dei reperti che oggi si trovano al Museo Lilibeo di Marsala. La nave romana invece si trova dalle parti di Salerno, al momento, dove si sta completando un lungo intervento di recupero. Finito questo bisognerà metterla in un museo. E qui entra in gioco la diatriba Trapani-Marsala. 
In vista della musealizzazione del reperto, a Marsala, tempo fa, è stato espropriato ed acquisito al Demanio regionale il Baglio Tumbarello-Grignani già collegato al Baglio Anselmi con un apposito passaggio coperto.  L'idea sarebbe quella di collocare la nave a Marsala per creare un percorso contestualizzato con la Nave Punica già esposta al Baglio Anselmi e gettare le basi per un importante museo navale nel mediterraneo. Trapani invece rivendica la proprietà, perchè il relitto è stato trovato davanti la costa trapanese. Però manca un posto dove posizionare il reperto. Non va bene il museo Pepoli, non vanno bene altre strutture in città. E si spera che quella di Marsala possa essere una sistemazione provvisoria.