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12/09/2015 16:40:00

Accordo tra i comuni trapanesi per ottenere fondi europei

Se si potessero raccogliere tutti i protocolli d'intesa firmati dai comuni, per lo sviluppo in rete, per fare le cose insieme, perchè "uniti è meglio che soli ma appena ti giri ti faccio lo sgarbo", non basterebbe una palestra. 
C'è un altro protocollo che è stato firmato dai Comuni di Marsala, Castelvetrano, Mazara, Trapani ed Erice. Seve per avviare una pianificazione strategica comune in vista della programmazione dei fondi comunitari 2014-2020. L'intesa è stata raggiunta  al Palazzo Municipale di Marsala nel corso di un incontro voluto dal sindaco Alberto Di Girolamo e al quale hanno partecipato i sindaci Vito Damiano (Trapani) e Felice Errante (Castelvetrano), gli assessori Vito Ballatore (Mazara) e Gianvito Mauro (Erice). Le linee guida dei nuovi Fondi strutturali FERS 2014-2010 per le aree urbane prevedono, infatti, che le 18 città selezionate dalla Regione (per questa provincia soltanto Trapani-Erice, Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano) potranno cooperare per sviluppare una comune agenda di sviluppo urbano e territoriale. Dinanzi a questa opportunità, si è deciso di avviare un percorso progettuale finalizzato a definire una strategia di sviluppo unitaria, considerate le risorse infrastrutturali, produttive, ambientali e culturali che le quattro aree urbane condividono. La prospettiva è quella di lavorare d’ora in avanti non esclusivamente per singole città ma verso la definizione di un sistema urbano policentrico della Sicilia occidentale in grado di esprimere strategie e progetti comuni. All’incontro ha partecipato anche il prof. Ignazio Vinci, dell’Università di Palermo, che ha illustrato le linee guida della nuova programmazione europea e fornirà supporto tecnico-scientifico all’iniziativa. “La Comunità europea ci spinge a fare sistema per non disperdere risorse e apportare benefici significati alle comunità amministrate, ha affermato Di Girolamo. La progettualità condivisa è fondamentale per la crescita economica e qualitativa dei nostri territori”. Sulla stessa linea gli amministratori presenti, a cominciare da Errante (“inevitabile un percorso comune”), Ballatore (“fare sistema per dare forza alle singole identità”), Damiano (“piena sintonia e disponibilità”). Dagli stessi sindaci e assessori (alcuni accompagnati da consulenti in materia), comunque, è emersa chiara la volontà di coinvolgere anche gli altri comuni limitrofi, anch'essi interessati allo sviluppo infrastrutturale e sociale. Appare evidente, infatti – come hanno sottolineato tutti i presenti – che la contiguità territoriale è un ulteriore fattore di forza propositiva, altresì significativo per la crescita di quelle realtà locali. Il prossimo passo, dopo l'odierno “tavolo di condivisione”, sarà la firma di un Protocollo d'Intesa che – di fatto – avvierà il piano comune di sviluppo.