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19/09/2015 06:12:00

Trident Juncture 2015, aumentano le proteste contro l'esercitazione Nato a Trapani

 Aumentano le proteste contro l'esercitazione Nato a Trapani, la Trident Juncture 2015. C'è stato un incontro tra diverse associazioni a Marsala sul tema delle esercitazioni Nato che interesseranno l'area di Birgi dal 28 Ottobre al 6 novembre si è deciso di voler creare e portare avanti  una mobilitazione.  La proposta è quella di una manifestazione regionale nella città di Marsala. La Trident Juncture cos'è? Si tratterà della più imponente e grande esercitazione mai svolta dalle nostre parti. Essa si svolgerà dal 28 settembre al 6 novembre, e vedrà coinvolti Italia, Spagna e Portogallo, Canada e Polonia con unità terrestri, aeree e navali e con forze speciali. A Birgi per l’occasione è anche prevista la presenza del Segretario generale della Nato, di Ministri e Capi di Stato Maggiore di vari paesi appartenenti sempre alla Nato. In Prefettura, intanto, è stato istituito un tavolo tecnico al fine di individuare tutte le possibili misure di sicurezza.

 Ecco intanto il documento delle associazioni:

La Sicilia, isola più grande del Mediterraneo, ha davvero tanto da offrire a partire dal suo bagaglio storico,artistico- culturale e sociale. Ben sette siti siciliani rientrano nel Patrimonio UNESCO e con i suoi 5 parchi e 72 riserve naturali protette risulta essere una terra interessante e attraente per le sue risorse naturali. Proprio l’agricoltura, la pesca nonché, negli ultimi anni, il turismo sono le attività principali su cui si basa la nostra economia, attività fortemente legate alla natura, all’ambiente e alla loro salvaguardia, e su questi è necessario puntare e investire per uno sviluppo economico che parta da uno sfruttamento, sostenibile, delle nostre stesse risorse. Dal 28 settembre al 6 novembre lo scalo aereo di Birgi sarà centro nodale del Trident Juncture 2015, la più grande esercitazione NATO dalla fine della guerra fredda come è stata definita dallo stesso Comando Generale dell’Alleanza Atlantica. Cacciabombardieri, grandi velivoli da trasporto e aerei spia decolleranno dalle piste di Birgi per simulare attacchi contro unità navali, sottomarini e target terrestri e testare i nuovi sistemi di distruzione di massa. L’utilizzo della Sicilia per tali finalità la renderanno, in soldoni, laboratorio di sperimentazione bellica della Nato violandone la sua vera natura, rendendola luogo in cui si testano tecniche atte alla sopraffazione e all’annientamento dei popoli e non più preziosa perla del Mar Mediterraneo. Dati ufficiali rendono noto che l’Italia, facendo parte della Nato, deve destinare alla spesa militare in media 52 milioni di euro al giorno e secondo gli impegni assunti dal governo nel quadro dell’Alleanza, la spesa militare italiana dovrà essere portata a oltre 100 milioni di euro al giorno! Un colossale esborso di denaro pubblico, sottratto alle spese e alle tante e gravi emergenze sociali, per un’alleanza la cui strategia non è difensiva, come essa proclama, ma offensiva come ricordano le guerre in Jugoslavia, in Afghanistan, in Libia e le azioni di destabilizzazione in Ucraina, in alleanza con forze fasciste locali, ed in Siria. Noi siciliani, nello specifico, già ben conosciamo gli effetti del processo di militarizzazione della nostra terra portato avanti negli anni da USA e NATO: il Muos di Niscemi (sistema di antenne ad elevatissima potenza elettromagnetica della Marina Militare Americana), gli impianti di radio telecomunicazione, le installazioni radar e le postazioni per le guerre elettroniche presenti a Lampedusa, il radar della135^ Squadriglia dell’Aeronautica militare di contrada Perino a Marsala hanno avuto effetti devastanti sulla salute della gente e sull’ambiente. Incremento del rischio di insorgenza di tumori,inquinamento acustico, fenomeni di estinzione animale e vegetale, malformazioni fetali. La Sardegna, altra grande e bella isola del Mediterraneo, ospita il 60% delle aree destinate al demanio militare italiano. Qui l'intreccio tra sperimentazioni, private e militari, di nuove armi ha causato un numero record di leucemie, linfoma di Hodgking e non Hodgkin, tumori e sindromi da affaticamento cronico. Nel Poligono di Quirra, il più grande della Nato in Europa, è stato infatti ritrovato “uranio 238”, già utilizzato per preparare la bomba atomica di Hiroshima. Un materiale che sprigiona nanoparticelle  che una volta respirate, impiegano 60 secondi per raggiungere il sangue, pochi minuti per superare la barriera dei polmoni e dopo 60 minuti hanno già invaso il fegato. Davanti a tutto questo e guardando alla nostra regione come a un bene prezioso da salvaguardare non possiamo che opporci alle esercitazioni militari che si terranno nell’area di Birgi, alla presenza della Nato nei nostri territori e alle sue strategie di guerra votando e promuovendo tutti i necessari processi finalizzati alla pace, alla salvaguardia del territori, all’incolumità della gente.
* Contro le esercitazioni Nato a Birgi
* Contro le devastazioni ambientali
* In difesa della salute

Coordinamento provincia di Trapani contro la guerra e la Nato