Prosegue la campagna di promozione negli Stati Uniti del Consorzio di Tutela dei Vini DOC Sicilia, che dal 23 al 26 settembre parteciperà alla 25esima edizione del Santa Fe Wine & Chile Fiesta, in collaborazione con la celebre testata Wine Spectator. Gli impegni continueranno poi a Los Angeles con una serie di appuntamenti con la stampa americana.
Più di 4000 le persone attese tra professionisti e wine lovers, che avranno l’opportunità di scoprire la ricchezza e l’eterogeneità dei vini di Sicilia DOC, ai quali verranno dedicate diverse degustazioni ed un seminario specifico dal titolo: «Wines of Sicily: an exploration of terroir & indigenous grapes», condotto dal Presidente del Consorzio Antonio Rallo e Tim Gaiser, Master sommelier.
La qualità delle uve e le buone quantità stanno rendendo la vendemmia 2015 un’annata ottima.
Nella parte occidentale dell’isola si è ormai vendemmiato l’80% delle uve. La raccolta è iniziata con le varietà internazionali precoci, come il Pinot grigio, seguito da Chardonnay, Viogner e Sauvignon, per poi continuare con le varietà autoctone, come il Grillo e il Nero d’Avola, e le uve rosse internazionali, come il Merlot e il Syrah, chiudendo infine con il Cataratto e il Grecanico.
«In generale si registra un aumento della produzione rispetto al 2014», afferma Filippo Paladino, Vice Presidente del Consorzio di Tutela dei Vini Doc Sicilia; continua: «Ci sono zone in cui gli aumenti sono stati evidenti; altre in cui la produzione si è tenuta negli standard dell’anno scorso. Con queste premesse si prevede un incremento che porterà la produzione dell’isola dai 42 ettolitri per ettaro del 2014 ad una media di 48-50 ettolitri».
«Quest’anno abbiamo registrato una produzione più elevata rispetto all’anno scorso, ma si è prodotto qualcosa di meno rispetto alla media degli ultimi anni, con un livello altissimo della qualità e pochissimi trattamenti in vigna», aggiunge Gaspare Baiata, consigliere del Consorzio di Tutela dei Vini Doc Sicilia.
La generosa produzione si trova infatti in perfetto stato fitosanitario, a seguito delle condizioni meteorologiche, che hanno permesso anche in Sicilia un impiego minimo dei trattamenti, a conferma della vocazione alla sostenibilità della viticultura siciliana.
«La maturazione è avvenuta in modo graduale, garantendo così struttura, aromaticità e profumi intensi, soprattutto per quanto concerne i vini rossi», conferma Antonio Rallo, Presidente del Consorzio, che prosegue: «La vendemmia 2015 ad oggi conferma la qualità della vendemmia 2014».
Dal punto di vista climatico la Sicilia ha registrato temperature meno elevate rispetto al resto d’Italia, soprattutto a inizio estate; successivamente si sono verificati episodi di caldo straordinario nel mese di luglio e poi due eventi piovosi, uno durante la prima decade di agosto e il secondo durante la prima decade di settembre.
«Mancano pochi giorni alla conclusione della raccolta in Sicilia Occidentale: possiamo già affermare che questa sarà l’annata del Nero d’Avola e dei bianchi autoctoni siciliani», dice Alessio Planeta, consociato del Consorzio.
Uve sane anche in Sicilia Orientale, dove la vendemmia inizia successivamente; seppur non sia ancora possibile esprimersi attraverso previsioni certe, già si intravedono buoni risultati, grazie anche alle condizioni meteo.
«Una vendemmia che sicuramente premierà chi è stato paziente, chi ha avuto voglia di aspettare, chi ha avuto sangue freddo: i viticoltori di Sicilia Doc hanno saputo attendere, così ora possono godere di uve indubbiamente molto belle», conclude Alessio Planeta..