Birgi-Ryanair, vertenza continua. L'accordo di co-marketing siglato un anno fa per non far andare via da Trapani la compagnia irlandese è sempre in bilico. All'accordo partecipano i Comuni che devono versare delle quote, solo che lo fanno lentamente e la Ryanair minaccia di andarsene e rescindere il contratto. Felice Errante, sindaco di Castelvetrano, voi come siete messi con le rate?
Siamo in regola. Abbiamo effettuato con qualche giorno di ritardo il pagamento al 30 di giugno, che era la seconda trimestralità del 2015. Stiamo vedendo con gli uffici di ragioneria come provvedere per l'Iva del 2014, visto che in un primo momento non l'avevano inserita nell'accordo.
Voi quanto dovreste pagare ogni anno?
160 mila euro più Iva. Castelvetrano dopo San Vito è la seconda città per destinazione turistica. I comuni stanno facendo la loro parte nonostante le difficoltà di cassa e i tagli ai trasferimenti. Il problema è più complesso. Airgest e Ryanair deono comprendere che i comuni non sono bancomat, non possono incontrare i comuni solo per chiedere soldi. Il comune di Castelvetrano ha difficoltà a prendere soldi, anche perchè con la tassa di soggiorno non abbiamo avuto quelle performance che ci auguravamo. Airgest e Ryanair devono metterci in condizioni di poter giustificare alla nostra comunità un esborso per un'infrastruttura strategica e fondamentale.
Però i dati sui Comuni che hanno pagato indicano che Castelvetrano è uno dei comuni che sono ancora a zero per il 2015. Da questo si paventava da parte sua e del sindaco di Mazara Cristaldi, altro comune indietro, un comportamento simile a quello del sindaco di Pantelleria, Gabriele, che ha annunciato di voler uscire dall'accordo.
No, noi abbiamo saldato la seconda rata. Questa è la verità.
E come commenta la scelta di Gabriele?
Il nostro atteggiamento è diverso da quello del sindaco di Pantelleria, pur comprendendo le sue ragioni. Pantelleria però ha una particolarità, essendo un'isola, e quindi diversa dai comuni nella terra ferma. Ma anche noi della Valle del Belice abbiamo una criticità, quella della distanza dall'aeroporto. Non si è mai parlato dei collegamenti. Tutta una serie di problemi che vanno affrontati. Spiace dover rilevare alcune associazioni di albergatori che da una parte vogliono sollecitare i sindaci al pagamento e poi però non collaborano e non fanno la loro parte.
In che senso, sindaco?
Noi abbiamo istituito la tassa di soggiorno, chiediamo al turista un euro al giorno. Però gli albergatori della mia città sono molto distratti, specie quelli titolari di grandi strutture.
Sta dicendo che non hanno versato la tassa di soggiorno?
Esatto. Ad oggi ho incassato 17,400 euro a fronte di una previsione di 200 mila euro circa.
C'è tanta evasione.
Diciamo che gli albergatori, sopratutto degli hotel 4 stelle, hanno dimenticato di versare l'imposta di soggiorno. E' opportuno che un sindaco queste cose le dica e non le lasci ai commenti spesso schizofrenici che si leggono sul web.
Ma voi sindaci controllate che l'accordo di co-marketing venga rispettato da Ryanair? Tecnicamente si comprano spazi promozionali, secondo contratto, e non voli, dall'Ams, la società della Ryanair che si occupa di marketing. E' un escamotage per aggirare il sospetto di aiuto pubblico ad una compagnia aerea (cosa che non si potrebbe fare).
Quando dicevo che i comuni non devono essere utilizzati come bancomat lo dicevo in questo senso. Il sindaco di Erice Tranchida ha chiesto conto delle iniziative che dovevano essere messe in campo e di cui ad oggi non c'è riscontro. Abbiamo aderito all'accordo di co-marketing lo abbiamo fatto su invito del Prefetto ad un senso di responsabilità per salvaguardare l'aeroporto. Ci sono delle condizioni che vanno rispettate però. Non si parla mai dei benefici reali per i Comuni.
In questi giorni la città di Castelvetrano è arrivata anche ai Tg nazionali. Non per fatti di mafia ma per il sequestro di due rifugi per cani gestito dall'associazione Laica con 150 cani randagi. Cani randagi che erano di proprietà del Comune, però la struttura a cui li avete dati non era in regola secondo quello che hanno scoperto Procura e Nas.
Si fa molta difficoltà a parlare bene della mia città, ma quando c'è da parlarne male vengono dai tg nazionali.
C'è un accanimento?
La mia è una comunità che ha anche notizie positive da dare al territorio.
Che fine faranno i cani?
E' arrivato il verbale di dissequestro e andranno collocati in un rifugio che abbia i requisiti di legge. Attendiamo l'esito delle indagini. Il sequestro preventivo tende a individuare le responsabilità penali della titolare e il Comune farà quello che indica la legge.
Questi rifugi non avevano i requisiti di legge, da quello che emerge. Perchè allora il Comune di Castelvetrano gli ha affidato questi cani?
Era l'unico modo per poter ospitare i cani che erano detenuti nel canile comunale che nel giugno 2012 è stato sequestrato dall'Asp. Abbiamo deciso di affidarli alle strutture animaliste, abbiamo chiesto a tutte le strutture la disponibilità. Adesso siamo costretti a portare i nostri cani a Caserta, o a Crotone, a costi superiori. Bisogna fare anche una valutazione costi benefici in queste circostanze.
C'è polemica su Triscina. State predisponendo il piano regolatore che riguarderà anche quella zona in cui sorgono le case abusive. Nel frattempo c'è il progetto per la fognatura a Triscina. C'è chi dice che servirà le case che dovrebbero essere demolite, è vero?
Non c'è nessuna polemica. C'è qualche utile idiota che nella vita non avendo altro da fare si sbizzarrisce in queste cose.
E allora ci dica come stanno le cose, secondo lei.
La fascia dei 150 metri dalla battigia è di inedificabilità prevista dalla legge. I consiglieri della commissione urbanistica avevano proposto l'inserimento di questa zona nell'area ad edificazione B4, quasi come un modo per sanare queste abitazioni. Circostanza che non è stata accolta, correttamente, dal commissario ad acta che si occupa del Piano regolatore nominato dalla Regione. Le case di triscina realizzate nella fascia dei 150 metri vanno abbattute o acquisite al patrimonio per quelle costruite dopo il 1976. Ci si augura che l'assessorato regionale Territorio e Ambiente possano intervenire con una modifica della legge.
Una sanatoria, sindaco? Non è un'idea originale.
Non una sanatoria. Penso a un riordino serio delle coste. L'abusivismo non riguarda solo triscina ma tutta la costa siciliana. In assenza di una riforma non c'è uno strumento nelle disponibilità degli enti locali per tentare una sanatoria che è improponibile dal punto di vista giuridico.
Tanti consiglieri si sono astenuti dicendo di essere in conflitto di interesse quando si parlava di piano regolatore.
Hanno fatto bene ad astenersi. Questo piano era pronto da tre anni. Per evitare speculazioni da parte del malaffare i consiglieri hanno ritenuto di doversi astenere proprio perchè l'iter è stato lungo. Non c'è stata nessuna voglia di scaricarsi da responsabilità. Semmai è stato un segnale di legalità e rispetto delle istituzioni.