Un uomo è stato arrestato ad Erice per estorsione. Deve scontare 12 anni di carcere. Si tratta di Francesco Paolo Cammareri, 38 anni. E' stato arrestato dalla Squadra Mobile su ordine della Procura generale di Palermo. E' noto, Cammareri, per essere il "finto mafioso". Cioè, per praticare le estorsioni, ad Erice, con la sua banda, si fingeva appartenente a Cosa nostra. Cammareri, ad esempio, si faceva chiamare da tutti "padrino", ma non aveva alcun collegamento con la mafia. La banda si era specializzata in estorsioni e traffico di droga, eroina in particolare. L'organizzazione si avvaleva anche di ragazzini, "i picciriddi", incaricati di eseguire ritorsioni e danneggiamenti ai danni di attività commerciali o anche di accompagnare gli indagati, armati di coltello, presso gli esercizi commerciali taglieggiati di Trapani ed Erice. Chiedevano la corresponsione mensile di somme di denaro o l'esecuzione gratuita di commesse di lavoro (ad esempio la realizzazione di infissi in alluminio), prospettando la necessità di adempiere a quanto richiesto per assicurarsi la necessaria "protezione" ed evitare spiacevoli episodi di danneggiamento alle attività commerciali. Oltre ad una dazione mensile di circa 500 euro a vittima, la banda otteneva sotto minaccia anche autovetture a noleggio a titolo gratuito e libero accesso alle sale scommesse estorte, dove potevano fare le loro puntate senza sborsare un centesimo. Cammareri svolgeva la sua attività dalla Germania, dove si era rifugiato.