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28/10/2015 12:55:00

Trident Juncture. Elicottero dei Marines in panne al parco archeologico di Selinunte

 Gli americani sono rimasti in panne. Erano circa le 15,30 del pomeriggio di martedì scorso, quando due mega elicotteri, con ogni probabilità provenienti dal Canale di Sicilia, sono atterrati dentro il parco archeologico di Selinunte. Una decina di marines si sono trovati davanti gli sguardi increduli dei carabinieri e del personale del parco, accorsi dopo poco tempo. Difficile capirsi. I militari americani chiedono quanto dista da lì Sigonella, via terra, ma non conoscono una parola di italiano. Carabinieri e personale del parco invece non capiscono l’inglese.
A comunicare con loro ci pensa un’archeologa castelvetranese, impegnata in uno stage.

Uno dei due enormi mezzi militari pare abbia avuto un’avaria: un problema al rotore di coda. Un marines si arrampica sul rotore a dare un’occhiata e dopo qualche ora i grossi elicotteri riprendono il volo.
E’ il bello della diretta. La diretta Trident Juncture 2015, tra lo stretto di Gibilterra, il Mediterraneo, la Spagna, il Portogallo e l’Italia. In questa esercitazione Nato, la più grande dalla fine della guerra fredda, la Sicilia rimane uno dei luoghi di maggior interesse strategico-militare, base operativa determinante per gli scenari dei conflitti nell’area mediorientale.

Da qualche giorno l’operazione di esercitazione militare è entrata nel vivo, trasformando l’isola in un parco giochi USA-NATO.
E mentre la spesa militare italiana sale, sottraendo importanti risorse finanziarie per le gravi emergenze sociali ed ambientali, i soldati simulano le azioni di guerra.
Le avarie però no, quelle non sono simulate. Quelle sono vere.