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30/10/2015 08:48:00

Ex comandante della Finanza di Castelvetrano accusato di false informazioni al pm

 L’ex comandante della Guardia di finanza di Castelvetrano, il tenente Donato Niro, improvvisamente trasferito ad altra sede lo scorso luglio, sarà processato, davanti il tribunale di Marsala, per false informazioni al pubblico ministero e omessa esecuzione di un incarico. Reato, quest’ultimo, per il quale il codice penale militare prevede addirittura anche la perdita dei gradi. Per l’ufficiale è stata disposta la citazione a giudizio. L’indagine a suo carico è scaturita dalle dichiarazioni di un assistente della Guardia di finanza di Castelvetrano, che ha parlato dell’arrivo in caserma di esposti anonimi su un maresciallo nominato che nel 2013 è stato comandante del Nucleo Mobile in sostituzione del collega Domenico Mirabile, sottoposto a procedimento disciplinare. Interrogato dal pm, il tenente Domenico Niro avrebbe, però, dichiarato di non essere a conoscenza degli esposti anonimi, nonostante diversi sottufficiali ne avessero confermato l’arrivo in caserma. Era il 24 luglio scorso quando su un sito locale veniva pubblicato “Trasferito improvvisamente (?) il Comandante della GdF di Castelvetrano” senza che venisse data qualsiasi spiegazione. A tal proposito, si è anche avuto modo di apprendere che quest’estate è stata addirittura disposta dalla Procura di Marsala (nulla è, infatti, trapelato prima della discovery degli atti), una perquisizione effettuata dalla polizia giudiziaria nei locali della G. di F. di Castelvetrano. Certo è che i vertici della G. di F. di Castelvetrano non tenevano in grande considerazione il Procuratore della Repubblica di Marsala tant’è che un ispettore della G. di F. di Castelvetrano, interrogato dal P.M., ha riferito che il tenente Niro e Mirabile speravano in un trasferimento del Procuratore della Repubblica di Marsala. Ma l’assistente delle Fiamme Gialle al pm ha raccontato anche qualcosa di molto più grave. E cioè di “minacce” che sarebbero state proferite, anche con termini volgari, da Mirabile e da un altro militare (il finanziere Biagio Foderà, attualmente processato per lesioni gravissime alla moglie) nei confronti del procuratore della repubblica di Marsala Alberto Di Pisa e del capo della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura, il luogotenente Antonio Lubrano. I due finanzieri avrebbero detto: “Gliela faremo pagare”. Si suppone che su questa vicenda la Procura di Caltanissetta (competente per territorio per le questioni che vedono protagonisti magistrati delle province di Trapani, Palermo e Agrigento) abbia avviato un’indagine. Indagati, naturalmente, in questo caso, Mirabile e Foderà. Non è la prima volta che Di Pisa e Lubrano subiscono minacce a causa delle indagini svolte.