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04/11/2015 09:10:00

L’elicottero americano che sfiora i templi di Selinunte. Testimone smentisce lo scoop

“Poteva essere una strage” diceva Beppe Braida in un programma satirico di qualche anno fa, quando si prendeva gioco del modo in cui i telegiornali davano agli spettatori le notizie su Berlusconi.
Pare che Castelvetranonews, un sito giornalistico locale, non sia stato da meno. L’oggetto chiaramente non è Berlusconi, ma il Parco Archeologico di Selinunte. Qualche giorno fa aveva scritto dei due elicotteri militari atterrati dentro il parco (durante un’esercitazione) a causa di un problema al rotore di coda, esordendo con “Si è rischiata una tragedia”.
Il giornalista Elio Indelicato, riportando la testimonianza di uno degli impiegati del parco, aveva parlato perfino del tempio C sfiorato dal velivolo americano, dopo esser passato ad una decina di metri di distanza dalla “Casa del viaggiatore” (dove è custodita la preziosa statuetta dell’Efebo).
Insomma, secondo la testata locale, soltanto la perizia del pilota avrebbe evitato “una vera tragedia umana”, oltre ovviamente la “distruzione del famoso tempio C”.

A smentire lo “scoop” è lo stesso impiegato del parco, che dalla sua pagina Facebook scrive chiaramente di non aver avuto l’occasione di riferire quanto riportato dal giornalista Elio Indelicato. “Quello che avete scritto non corrisponde a verità - ha precisato Salvatore Casamento – Smentisco categoricamente tutte le esagerazioni trascritte nell’articolo, ma soprattutto quelle che riguardano il pericolo per il tempio C e per i visitatori”.
Ed in effetti, pare che l’atterraggio non sia stato affatto rocambolesco. Inoltre, il problema al rotore di coda è stato risolto in un paio d’ore dallo stesso equipaggio e l’elicottero è decollato, per ritornare probabilmente nella relativa portaerei nel canale di Sicilia.

Forse aveva ragione Braida, quando diceva: “Attentato!”. Quello c’è stato sicuramente. All’informazione però.

 

Egidio Morici

 

Riceviamo e pubblichiamo una replica di Elio Indelicato. 

In riferimento all’articolo pubblicato sul vostro sito a firma di Egidio Morici dal titolo “L’elicottero americano che sfiora i templi di Selinunte.Testimone smentisce lo scoop”, si precisa che lo stesso dipendente Salvatore Casamento ha dichiarato al sottoscritto: “Abbiamo notato due elicotteri dirigersi verso il canale di Sicilia, dove ad attenderli c’era probabilmente una portaerei, poi improvvisamente uno di questi ha cominciato a perdere quota, ha fatto inversione di rotta e si è diretto verso l’Acropoli e la Casa del Viaggiatore, in particolare dove attualmente è custodito l’Efebo di Selinunte. Passando sopra il caseggiato di una decina di metri, poi l’elicottero si è diretto verso il tempio C, che è stato sfiorato ( forse ha detto passandoci sopra una decina di metri), andando poi a scomparire nel vallone lato ovest vicino Malophoros.”
Fin qui la dichiarazione telefonica del signor Casamento che probabilmente ha dovuto fare un passo indietro, (lo pensiamo noi) perché magari non autorizzato a rilasciare interviste.
Lo può fare il Direttore o chi ne fa le veci, probabilmente temendo un affettuoso richiamo ha addossato al sottoscritto, estensore dell’articolo, che non ha bisogno di creare scoop falsi (per chi conosce la mia lealtà lo sa) una visione dei fatti diversa.
L’architetto Giuseppe Scuderi dirigente dell’Unità Operativa del Parco che assieme a Salvatore Casamento ha assistito alla dinamica dei fatti, e sulla smentita su Facebook di Salvatore Casamento e sul vostro articolo aggiunge: “Sulla scia dell’emozione sono stati riferiti dal nostro dipendente Salvatore Casamento dinamiche un po’ diverse dai fatti che hanno amplificato la realtà dell’accaduto”.
Le supposizioni, le considerazioni magari sensazionalistiche su quella che poteva essere una tragedia sono, invece, frutto della mia penna.