“Alcamo Marina da troppi anni abbandonata all’incuria e improvvisazione. Gli scarichi reflui in mare oltre ad essere deleteri per la salute dei cittadini e fuori legge, rappresentano un ostacolo per lo sviluppo dell’area balneare. Abbiamo la possibilità di risollevarne le sorti e recepire fondi dalla programmazione regolarizzandone la depurazione”. A dichiararlo è l’europarlamentare alcamese Ignazio Corrao che torna ad incalzare la Commissione europea sull’assenza di impianti di depurazione dei reflui ad Alcamo Marina, carenza ambientale che coinvolge di conseguenza l’intera “area sensibile” del golfo di Castellammare e che compromette drammaticamente l’economia del territorio. Nello specifico l’area si estende dal San Vito Lo Capo sino a Terrasini. L’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, già autore di una interrogazione alla Commissione Europea, torna ad incalzare Bruxelles inviando un dettagliato dossier al Commissario Europeo per l’ambiente Karmenu Vella, dossier sottoscritto anche dai deputati dell’Ars Valentina Palmeri, Claudia La Rocca, Valentina Zafarana, Sergio Tancredi e Giampiero Trizzino, dai deputati della Camera Gianluca Rizzo, Francesco D’Uva, Claudia Mannino, Loredana Lupo, Marialucia Lorefice, Giulia Di Vita e dai Senatori Vincenzo Santangelo e Mario Michele Giarusso. “Trovo scandaloso che nessuno in questi anni – spiega Corrao – abbia avuto interesse di denunciare tale grave situazione agli organi competenti ed fare attivare le procedure che avrebbero portato l’arrivo di somme utili al risanamento. Ancora una volta M5S a più livelli istituzionali, sopperisce alle deficienze politico ed amministrative di chi continua a governare la Sicilia”Il dossier che inviamo– conclude Corrao – fornisce alla Commissione Europea un quadro reale e preciso dello stato dell’arte e potrebbe consentirci di agganciare i fondi della programmazione con cui attivare i cantieri per la costruzione della rete fognante e dei relativi impianti. Nessuno lo aveva mai fatto prima e non stupiamoci del perché, evidentemente lo sviluppo di Alcamo Marina e la salute dei miei concittadini non era argomento di interesse”.
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Lettera aperta del Gruppo Salviamo Bonifato -Richiesta incontro al Commissario Straordinario del Comune di Alcamo Dott. Giovanni Arnone. A seguito di alcune notizie diffuse, sui quotidiani locali, avvertiamo che il tono con la quale si sta affrontando la questione Monte Bonifato, si sia sempre più inasprito, sortendo, talvolta, contrapposizioni che non consentono di addivenire ad auspicabili soluzioni.
In merito alla discussione, il nostro auspicio è che la società civile, le associazioni e la pubblica amministrazione facciano un percorso comune con l'obbiettivo di tutelare e valorizzare il nostro territorio, rendendolo, al di là della retorica, realmente fruibile.
La nostra esperienza parte dal 2013 quando un gruppo di cittadini ed associazioni per la tutela del nostro prezioso bene ambientale si sono adoperati nel costituire una rete di volontari con l’obbiettivo di effettuare interventi straordinari di manutenzione lungo i sentieri della Riserva Naturale Orientata Bosco d'Alcamo, credendo nel contempo, che fosse necessario promuovere l’idea di gestione condivisa della cosa pubblica, attraverso il contributo trasversale di associazioni e pubblica amministrazione.
Siamo riusciti in questi anni nell’intento di sensibilizzare e stimolare l’amministrazione pubblica svolgendo attività in sinergia con il Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali - Ufficio Provinciale di Trapani, l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Trapani - Distaccamento Castellammare del Golfo, il Dipartimento Regionale dell'Agricoltura - Servizio 16 di Palermo, l’Ispettorato Provinciale dell'agricoltura di Trapani - Unità Operativa n. 173, il Libero Consorzio di Trapani e, da ultimo, anche l’Università di Palermo, attraverso la sperimentazione di un modello di collaborazione tra pubblico, associazioni e singoli cittadini, che ha permesso la messa in sicurezza di diversi sentieri.
E’ con questo spirito che chiediamo al Commissario Straordinario un incontro per rappresentare le ragioni che ci spingono a credere che la sperimentazione di un modello innovativo di collaborazione tra pubblico e società civile, che veda la partecipazione del Libero Consorzio di Trapani, del Comune di Alcamo, dell’Azienda Foreste Demaniali e della realtà rappresentata in questi ultimi anni dai volontari, possa consentire il conseguimento di risultati di gestione apprezzabili nel quadro generale della economia ambientale, coniugando nel contempo finalità sociali e economiche con quelle della conservazione e protezione della natura.
Insomma fare gioco di squadra, andare tutti verso un’unica direzione nel nome della salvaguardia e fruizione del Monte Bonifato.
Nel rivendicare il diritto – dovere, di consentire a tutti di poter esprimere il proprio contributo alla collettività, anche attraverso azioni di volontariato mirate e coordinate, ci piace concludere la presente richiesta di incontro, riportando l’estratto di un articolo pubblicato nel 2014 su una testata giornalistica on line locale:
“Alcamo città dalle tante personalità. C’è chi lamenta, c’è chi osserva, c’è chi si limita a dichiarare e chi a parlare bene e razzolare male. Una città dai mille volti, ma spesso dal facile chiacchericcio che poco si applica ad azioni volte al bene comune. Tra i tanti esistono però persone che, al posto di ciarlare, agiscono compiendo gesti utili per la collettività che spesso passano inosservati e poco vengono valorizzati.
Sono i volontari di Vivilbosco, Salviamo il Bonifato e Associazione Laurus che hanno già effettuato la loro quarta giornata di lavoro per tagliare molti alberi pericolanti che mettevano a rischio la percorribilità del sentiero religioso che porta al Santuario della Madonna dell’Alto. “La collaborazione fra volontari, Provincia e Forestale sta diventando sempre di più un’esperienza trasversale che ha di fatto superato le barriere della burocrazia facendo si che tutti quanti convergano verso un’unica direzione. Un’esperienza umanamente gratificante che tutti stiamo vivendo all’insegna dell’amore per Monte Bonifato e per tutto il territorio” scrivono gli stessi protagonisti.
Alcamo ha bisogno di concretezza e di cittadini che ogni giorno tolgono un pò di tempo a ciò che attiene alla sfera personale, per dedicarlo alla città. Sono già in tanti che si stanno avvicinando alle iniziative sul Monte, ma tante altre persone ancora possono fare qualcosa perché questo piccolo grande cuore verde continui a pulsare.”
Alcamo 12 novembre 2015
Gruppo Volontari
Salviamo Il Bonifato