“È di 60 milioni di euro la cifra che ha interessato il territorio di Alcamo in questi ultimi anni, senza che però siano evidenti e positive le ricadute per nostro territorio”. È il dato che è emerso questo fine settimana dall’intervento dell’eurodeputato M5S Ignazio Corrao, che nel corso della tappa alcamese di Eventi Europei ha messo attorno ad un tavolo, associazioni di categoria, tecnici e cittadini per fare il punto sulle criticità ed opportunità derivanti dalla programmazione europea. Al partecipatissimo incontro che ha gremito la sala conferenze del teatro Marconi hanno preso parte il presidente di Confagricoltura Sicilia Ettore Pottino, il già presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Trapani Giuseppe Butera, l’esperto di fondi europei e vincitore del premio giornalistico Morrione con l’inchiesta sui fondi rubati all’agricoltura Diego Gandolfo e la portavoce M5S all’Ars Valentina Palmeri. “Alcamo – ha sottolineato Corrao – nonostante i 60 milioni effettivamente arrivati per progetti che ricadono sul territorio alcamese, rappresenta la summa delle occasioni perse per incapacità progettuale. Mi riferisco ad esempio a tutti i progetti di sviluppo urbano che non sono stati approvati nell’ambito del PISU, tra cui il delicatissimo intervento sul castello di Calatubo. Stessa cosa dicasi per quanto attiene al turismo, non c’è infatti un solo progetto di sviluppo turistico sebbene Alcamo abbia aderito a due distretti che si sono poi rivelati fallimentari, incapaci cioè di intercettare un solo euro in questi anni. Occasioni perse ma anche fondi utilizzati in mondo del tutto discutibile, – spiega ancora - clamoroso è l’utilizzo dei fondi della formazione, formalmente destinati al "capitale umano", utilizzati invece per la costruzione dei marciapiedi. Si sa che poco prima delle elezioni i marciapiedi si guastano di più - ha ironizzato Corrao -. Fortunatamente il tessuto produttivo di Alcamo ha dimostrato una grossa vivacità nonostante le difficoltà, ma questo non basta. Abbiamo grosse opportunità per il futuro per le imprese e l’agricoltura con la programmazione 2014-2020: per il nuovo PSR ci saranno più di 2 miliardi di euro mentre nel nuovo PO FESR ci saranno 700 milioni di euro per le imprese. Nutriamo però forti dubbi sulla capacità della Regione di saper gestire questi fondi visto che sino ad oggi ha mostrato totale inadeguatezza. A Falgares, che ha dimostrato impegno e competenza, abbiamo fatto richieste puntuali e specifiche, come il cronoprogramma dei bandi che garantirebbe maggiore certezza dei tempi di erogazione dei FOndi. Ma se la macchina organizzativa non cambierà ci ritroveremo le stesse criticità del passato: bandi che vanno deserti perché o scritti male o non comunicati, ritardi amministrativi, lungaggini esasperanti. Criticità che, per esempio nel settore rurale, hanno comportato il rischio per moltissime aziende agricole di perdere il contributo del PSR perché non riusciranno a rendicontare. Il rischio di disimpegno di oltre 100 milioni di euro al 31 dicembre 2015 è dietro l’angolo. Per queste ragioni – conclude Corrao – abbiamo richiesto ufficialmente al neo assessore Cracolici un impegno fattivo per richiedere una proroga del PSR”