Non c'è più il medico a bordo delle ambulanze del 118 in provincia di Trapani. E' una delle prime conseguenze dell'entrata in vigore della direttiva europea sul riposo obbligatorio dei medici. E insomma, il dubbio per i cittadini è: è meglio avere un medico stanco a bordo delle ambulanze perchè ha lavorato troppo o non averlo affatto perchè obbligato al riposo? Sicuramente tutti avremmo diritto ad una terza soluzione, e cioè avere a bordo un medico ben riposato, ma a quanto pare non sembra possibile. Il servizio di assistenza sulle ambulanze non dà più garanzie sulla costante presenza di un medico a bordo del mezzo di soccorso, dunque. Sulla vicenda interviene il sindacato dei medici Snami, che chiede l’intervento del prefetto, dell’assessore regionale alla Sanità, e del direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale.
In un documento, il sindacato infatti fa osservare che gli anestesisti e gli infermieri debbono attenersi alla recente normativa europea, osservando di conseguenza l’orario di servizio e il riposo obbligatorio, cosa che non veniva fatta in quanto il personale in questione assicurava la turnazione oltre l’orario contrattuale previsto. La conseguenza di tale normativa è - sempre secondo il sindacato - che adesso per diversi giorni le ambulanze dovranno intervenire senza medico a bordo e che i turni di servizio resteranno scoperti.
In pratica il servizio sui mezzi di soccorso veniva affidato anche a professionisti (anestesisti) che già lavoravano all’ospedale e che erano costretti a sobbarcarsi ulteriori ore di lavoro anche dopo aver prestato la normale attività presso il nosocomio. Sul problema interviene anche il sindacato Nursing-Up (sindacato degli Infermieri) che con una propria nota mette in evidenza il sovraccarico di lavoro per una delle due figure professional iinteressate (medico o infermiere).
In ogni caso, dal canto suo l’Azienda sanitaria provinciale con il suo manager Fabrizio De Nicola è subito intervenuta quanto meno per tamponare la situazione venutasi a creare, e ciò in attesa, appunto, che vengano indetti i concorsi pubblici. Infatti,l’Asp ha messo in atto la disponibilità dei medici di emergenza per garantire intanto il servizio.
"In parte noi avevamo preannunciato che ci sarebbe stato questo problema - dice Vito D'Angelo, medico, responsabile nazionale per il settore "emergenza" dello Snami -. C'è un'ambulanza medicalizzata ogni 60.000 abitanti, secondo le linee guida, con medico, infermiere e autista soccorritore. In provincia di Trapani ne abbiamo 7, in tre delle quali operano i medici anestesisti". Ma il problema riguarda anche gli infermieri. Tutto il personale dipendente (i medici anestesisti e gli infermieri) adesso devono avere 11 ore di riposo minimo tra un giorno e l'altro, non possono superare le 48 ore di lavoro settimanali, e si devono attenere alle 36 ore. "Ma siccome gli anestesisti fanno molte altre cose, ad esempio le camere iperbariche e altri servizi, mentre prima i medici anestesisti andavano sulle ambulanze a fine del loro turno in ospedale, adesso a fine turno invece devono fermarsi". E al momento come si tampona? "Si sta cercando una deroga, con i medici dell'emergenza territoriale che essendo convenzionati ma non dipendenti possono coprire i turni vacanti, nei limiti del possibile". Ma fino a quando? "Dovranno passare almeno cinque mesi, nella speranza che vengano fatti i bandi per coprire i posti vacanti. Siamo stati in assessorato e questa è stata la risposta: cercare di fare il possibile..."